Autotrasporto: il Parlamento Ue boccia la proposta di riforma del sistema ETS
Il Parlamento Ue ha respinto la proposta della Commissione europea di riforma del sistema ETS (European Union Emissions Trading Scheme), il sistema di scambio di quote di CO2. Lo ha comunicato l’associazione Anita.
Il nuovo ETS fa parte di un pacchetto più esteso di leggi climatiche europee che sono state presentate dalla Commissione Europea il 14 luglio 2021 nell’ambito del Pacchetto Fit For 55. Il sistema di scambio delle quote di emissione rappresenta la politica cardine per raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni almeno del 55% entro il 2030.
Il sistema si basa sulla restituzione annuale a titolo gratuito, da parte delle imprese che partecipano, di quote di emissioni per ogni tonnellata di CO2 emessa.
In pratica le imprese che non hanno quote o ne ricevono poche per coprire le emissioni prodotte (anidride carbonica ed ossidi di azoto), devono acquistare le quote di emissione all’asta o da altre imprese.
Anita: allarme possibile aumento noli
“Prendiamo atto del risultato della votazione odierna e ribadiamo che, in questo momento di crisi energetica, un sistema di questo tipo sarebbe deleterio per la struttura economica del Paese – ha dichiarato il Presidente di ANITA Thomas Baumgartner – in quanto avrebbe sicuramente un impatto negativo su tutte le imprese a causa dell’ulteriore aumento dei noli di trasporto e di tutti i costi della logistica”.
Baumgartner ha precisato che è necessario considerare che il trasporto merce stradale incide solamente del 5,6% sulle emissioni complessive di CO2. La gran parte delle quote di emissione di CO2, che incidono per circa il 30% sul totale, “è rappresentato invece dal trasporto di persone, soprattutto quello individuale”.
“Ci auguriamo dunque, al netto dell’ambiziosità della proposta, che i gruppi politici trovino il più efficace punto di incontro tra l’applicazione del Green New Deal e le esigenze delle imprese del settore”, ha concluso Baumgartner.