Autotrasporto: le associazioni contro il fermo
“Quello che sta accadendo è un’iniziativa spontanea che si risolverà nel giro di 24 ore. Ci sono dei blocchi ad alcuni caselli, è una situazione non omogenea che sta creando disagi e problemi perché chi vuole viaggiare non vuole correre rischi”. Lo afferma Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto, parlando a Tgcom24 del fermo dell’autotrasporto in atto in queste ore. “La protesta è di una sola associazione di categoria perché – spiega Uggè – tutti gli altri hanno sottoscritto la proposta del governo. Tutto quello che viene chiesto è stato approvato venerdì nel decreto legge”.
“E’ inaccettabile assistere ad atti intimidatori e vandalici che causano notevoli danni a persone e cose”, ha dichiarato Eleuterio Arcese, presidente di Anita, l’associazione di autotrasporto di Confindustria che dal principio ha preso le distanze dalle azioni di protesta e più volte nei giorni scorsi ha fatto appello al senso di responsabilità nei confronti del Paese.
“L’aspetto allarmante – prosegue Arcese – è che la protesta si stia estendendo su tutto il territorio nazionale e trovi il consenso di personaggi senza scrupoli che hanno aderito al blocco e che, pur non avendo nulla a che vedere con la categoria, stanno strumentalizzano la protesta”.
“E’ fondamentale che il Governo intervenga utilizzando tutti gli strumenti disponibili affinchè venga salvaguardato il diritto dei cittadini e dei lavoratori alla libera circolazione e allo svolgimento delle proprie attività -, ha chiesto poi il presidente in una lettera inviata stamane al presidente del Consiglio Mario Monti e ai ministri dell’Interno, Sviluppo economico e Infrastrutture e Trasporti, Annamaria Cancellieri e Corrado Passera – Occorre rimuovere al più presto i blocchi e ripristinare la legalità”.
“Dalla mezzanotte di ieri ci risulta che in alcuni snodi viari in varie regioni sono stati organizzati blocchi del traffico da parte di autotrasportatori e agricoltori che si riconoscono aderenti al movimento denominato ‘Dignità sociale’ – scrive Cna-Fita -. Il fenomeno ricalca per molti aspetti il movimento Forza d’urto, che ha bloccato la Sicilia per alcuni giorni. La Cna-Fita invita gli autotrasportatori a non aderire. Ci risulta – aggiungono dall’associazione – la presenza di frange estreme che stanno dando vita a tafferugli e scontri. Invitiamo quindi le forze dell’ordine al massimo controllo possibile per evitare incidenti. E’ chiaro che nonostante il Governo abbia dimostrato di voler risolvere questioni che si trascinano da troppo tempo, vi è qualche professionista dei fermi che cavalca la disperazione degli autotrasportatori per ragioni d’opportunità. Confidiamo nel Governo affinché sappia in futuro distinguere tra questi tribuni dell’ultima ora e chi cerca di lavorare fattivamente a soluzioni concrete”.