Autotrasporto: le associazioni protestano per la riduzione delle deduzioni forfettarie
La Commissione lavori pubblici e trasporti del Senato ha ascoltato oggi in audizione a Palazzo Madama le associazioni degli autotrasportatori che hanno indetto uno sciopero per i primi giorni di agosto per protestare nei confronti del nuovo governo che non intende rispettare l’impegno assunto da quello precedente di riconoscere un recupero forfettario pari a 51 euro per ogni trasporto effettuato personalmente dall’imprenditore oltre il Comune in cui ha sede l’impresa. L’intenzione del governo Conte è di lasciare la deduzione forfettaria a 38 euro, penalizzando un settore di piccoli e medi imprenditori.
Nel corso della seduta è stata avanzata la proposta dall’ex viceministro ai trasporti Nencini di riportare l’importo della deduzione forfettaria a 51 euro ma è stata respinta dalla maggioranza con la motivazione che il governo si stia adoperando per trovare soluzioni complessive alle problematiche del settore dell’autotrasporto.
Le associazioni di categoria hanno anche manifestato preoccupazione e rabbia per la stangata sui Tir denunciata dalla Cgia, secondo la quale le imprese di autotrasporto rischiano di pagare fino a 1.400 euro in più di tasse e gli autotrasportatori vedono così disattese le aspettative di un intero settore già fortemente provato dalla crisi. Se oltre a queste novità sommiamo la riduzione prevista per i fondi destinati ai pedaggi autostradali, ha evidenziato la Cgia, il caro gasolio, i costi di esercizio, la fortissima concorrenza sleale praticata dai vettori stranieri il futuro si presenta sempre più incerto.