Autotrasporto: manovra correttiva, ecco gli interventi per il settore
E’ previsto anche un capitolo sui trasporti nel decreto sulla manovra correttiva che interviene su settori come fisco, lavoro e banche. Sulla manovra-bis, la cosiddetta ‘Finanziaria di primavera’ varata dal governo per rispondere alla richiesta europea di correzione dei conti, il governo ha incassato la fiducia a Palazzo Madama con 144 sì, 104 no e 1 astenuto.
Il provvedimento contiene novità positive per gli autotrasportatori, ovvero misure per contrastare la concorrenza sleale e favorire la lotta all’abusivismo, sia per il cabotaggio sia sui trasporti internazionali, sull’esempio di Francia o Germania. Coloro che effettueranno queste operazioni dovranno fornire documentazione idonea su paga corrisposta e sul rimborso delle spese di viaggio e tenere a bordo del mezzo una copia della comunicazione notificata al ministero del Lavoro. Sono previste sanzioni da 1000 a 10000 euro per irregolarità sul fronte documentazione.
Nel provvedimento sono previste anche risorse per gli autotrasportatori che effettuano trasporti internazionali, riduzioni compensate dei pedaggi e fondi a favore dell’intermodalità: 34 milioni per il Marebonus e 20 milioni per il Ferrobonus per il 2018.
La manovra, inoltre, introduce un altro provvedimento rilevante: chi parcheggia la propria auto abusivamente nella zona riservata al carico-scarico merci sarà sanzionato e riceverà la multa automaticamente e a casa. In queste piazzole potranno essere installati i dispositivi elettronici omologati di controllo che, in caso di violazioni, spediranno le multe direttamente a casa dei trasgressori.
Sul fronte benzina, infine, viene anticipata la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia su Iva e accise previste nel triennio 2018-2020 sui carburanti. Per l’aliquota agevolata del 10% è previsto un aumento nel 2018 limitato all’11,5% anziché al 13% mentre l’aliquota ordinaria del 22% passerà al 25% il prossimo anno, al 25,4% nel 2019 per poi scendere al 24,9% nel 2020 e tornare al 25% nel 2021. Differiti direttamente al 2019 gli aumenti delle accise sulla benzina.