Autotrasporto, Pmi: accordo sulle nuove misure per il credito
Sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui e delle operazioni di leasing immobiliare e allungamento della durata dei finanziamenti a medio-lungo termine. Questi alcuni degli elementi portanti dell’accordo dello scorso 28 febbraio, relativo alle “Nuove misure per il credito alle Pmi” siglato tra Governo, Confindustria, l’Abi e le Associazioni di rappresentanza delle imprese, per favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, comprese quelle del settore dell’Autotrasporto, come rendono noto con circolari ai loro associati sia Anita sia Conftrasporto.
Il nuovo accordo vuole essere uno strumento di sostegno per le società che si trovano a fronteggiare l’emergenza credito ed ad individuare misure strutturali in grado di creare le condizioni per la crescita del Paese. Nel dettaglio, l’Accordo – che ha validità fino al 31 dicembre 2012 – prevede la sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui e delle operazioni di leasing immobiliare – per il leasing mobiliare la sospensione sarà invece di 6 mesi – e l’allungamento della durata dei finanziamenti a medio-lungo termine: fino ad un massimo di 2 anni per i mutui chirografari e di 3 anni per quelli ipotecari, potrà essere richiesto anche per i finanziamenti sospesi. L’allungamento, in caso di insoluti, delle scadenze delle anticipazioni su crediti verso clienti è previsto fino ad un massimo di 270 giorni.
Le banche che intendono aderire all’Accordo potranno comunicarlo all’Abi impegnandosi a rendere operativo l’accordo stesso entro 30 giorni lavorativi dalla data di adesione. Il termine per richiedere l’attivazione dei nuovi strumenti di credito è il 31 dicembre 2012. In caso di mutui ancora in fase di sospensione al 31 dicembre 2012, le domande di allungamento degli stessi potranno essere presentate fino al 30 giugno 2013.
Le piccole e medie imprese che vogliono usufruire delle agevolazioni devono essere classificate dalla banca “in bonis”, ossia, al momento di presentazione della domanda, non devono avere posizioni debitorie classificate dalla banca come “sofferenze”, partite “incagliate”, “esposizioni ristrutturate” o “esposizioni scadute o sconfinanti” da oltre 90 giorni, né procedure esecutive in corso. Inoltre, le imprese non devono aver già usufruito delle agevolazioni in base al precedente accordo scaduto il 31 gennaio 2011.
Per mettere a punto ulteriori misure che possano favorire il rilancio del sistema produttivo, le parti si sono impegnate a proseguire i tavoli di lavoro di confronto.
Paolo Castiglia