Autotrasporto: prima sanzione per mancato rispetto dei costi minimi
E’ operativa la norma che, per la prima volta, sanziona i committenti che non rispettano i costi minimi di sicurezza nel trasporto su gomma. Giovedì 12 maggio il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera ha stabilito le sanzioni pubbliche previste per coloro che pagheranno sottocosto le prestazioni dei vettori, pratica che spesso conduce questi ultimi a violare le regole di sicurezza stradale.
La nuova normativa prevede che i committenti che non rispettano i costi minimi, vengano messi al bando dalle gare d’appalto pubbliche per un periodo fino a sei mesi ed esclusi per un anno da ogni agevolazione fiscale, oltre a rispondere con il trasportatore per talune violazioni stradali, come già previsto dalla legge.
La sanzione prevede anche la pubblicazione dei dati del committente che viola la norma sul sito dell’Agenzia delle Entrate, una vera e propria gogna telematica quindi, anche se solo per permettere “agli enti e alle amministrazioni preposti alla verifica del rispetto delle sanzioni stesse di attivarsi ai fini dell’adozione delle determinazioni di rispettiva competenza”. La lista dei destinatari delle sanzioni conterrà partita Iva, codice fiscale, nome, cognome, città e data di nascita o, nel caso delle società, denominazione e sede legale del sanzionato. Sempre di queste ore la notizia della prima sanzione ad un committente che non ha rispettato l’obbligo di corrispondere i costi minimi di sicurezza ad un’impresa di autotrasporto.
“L’applicazione delle sanzioni dell’art. 83 bis, comma 14 della Legge 133/2008 (esclusione fino a 6 mesi dalle gare di appalto pubbliche, e per un anno dai benefici fiscali, finanziari e previdenziali), nei confronti del committente che non applica i costi minimi di esercizio, è finalmente realtà – scrive in una nota Pasquale Russo, segretario generale di Conftrasporto-. Invitiamo pertanto tutte le imprese ed associazioni che venissero a conoscenza della mancata applicazione di questi costi, ad utilizzare lo strumento previsto dal D.M. del 16.9.2009 per denunciare queste irregolarità al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”.