Autotrasporto: questa la stangata per i Tir con le nuove deduzioni
La riduzione delle agevolazioni fiscali approvata dal Governo comporta per i trasportatori un aggravio delle tasse con una oscillazione tra gli 8.100 e i 13.600 euro circa. Lo ha reso noto dell’ufficio studi della Cgia di Mestre, l’associazione artigiani piccole imprese, che ha stimato l’aggravio di imposte e contributi a seguito della riduzione delle deduzioni forfetarie per gli autotrasportatori.
Lo studio della Cgia non si limita a calcolare le maggiori imposte da pagare a saldo del 2014, ma considera anche i maggiori acconti dovuti per il 2015 – adesso e a novembre – per cui il maggiore esborso finanziario varia tra 8 e 13 mila euro.
Il 2 luglio, l’Agenzia per le Entrate ha reso pubblico che, per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore oltre il Comune in cui ha sede l’impresa (autotrasporto merci per conto di terzi) è prevista una deduzione forfetaria di spese non documentate, per il periodo d’imposta 2014, nelle seguenti misure: – 18,00 euro per i trasporti all’interno della Regione e delle Regioni confinanti. La deduzione spetta anche per i trasporti personalmente effettuati dall’imprenditore all’interno del Comune in cui ha sede l’impresa, per un importo pari al 35% di quello spettante per i medesimi trasporti nell’ambito della Regione o delle Regioni confinanti; – 30,00 euro per i trasporti effettuati oltre tale ambito.
La riduzione dell’agevolazione fa sentire il proprio impatto anche sul conteggio degli acconti, spiegano dalla Cgia: prendendo in considerazione il caso tipo di un autotrasportatore che lavora per 288 giorni all’anno, con un viaggio quotidiano oltre il Comune in cui ha sede l’impresa, ma nelle regioni confinanti, con un reddito di 30.000 euro, emerge un maggior esborso finanziario – sommando Inps e Irpef – di 8.139 euro. Nel caso di viaggi oltre le regioni confinanti, l’esborso arriva a 13.657 euro.
Dallo studio è emerso quindi il seguente quadro: se un autotrasportatore opera all’interno della Regione di residenza e in quelle confinanti, il risparmio fiscale scende dai 56 euro previsti nel 2014 ai 18 euro di quest’anno. Se, invece, l’azienda trasporta le merci fuori dalle Regioni confinanti, il beneficio fiscale scende da 92 euro previsti l’anno scorso a 30 euro. Infine, per i piccoli padroncini che lavorano all’interno dell’area comunale di residenza, la deduzione passa dai 19,6 ai 6,3 euro.
La Cgia ricorda che l’Italia presenta il costo di esercizio per chilometro più alto d’Europa: se da noi è pari a 1,60 €, in Austria è di 1,57 €, in Germania 1,55 €, in Francia 1,52 €. Ma in Slovenia è di 1,26 €, in Ungheria di 1,08 €, in Polonia di 1,07 € e in Romania è addirittura di 0,93 €.