Autotrasporto: tir in protesta in Sicilia, code ai caselli
L’adesione alla manifestazione in Sicilia ha causato lunghe code di automobili agli ingressi di diversi caselli autostradali siciliani presidiati dagli autotrasportatori. La protesta è promossa dal movimento ‘Forza d’urto’, del quale fanno parte, tra gli altri, l’Aias ed il Movimento dei Forconi.
Nella Sicilia orientale la protesta sta interessando il casello di San Gregorio, quello di Acireale, la strada per Lentini ed il bivio Iannarello, sulla Catania Gela. A Catania cittá, concentramento di tir al Porto, dal lato del Faro Biscari, e nell’ottava strada della Zona Industriale. L’agitazione ha coinvolto da ieri anche la marineria catanese: i pescatori etnei stanno protestando davanti ai cancelli di via Dusmet del Porto. L’ingresso e l’uscita di altri mezzi sono assicurate.
Nalla mattinata di oggi è salita la tensione. Un uomo che prendeva parte ad un presidio è stato accoltellato a Lentini, in provincia di Siracusa, da un ambulante che voleva forzare uno dei blocchi all’interno della città.L’ambulante, un giovane sulla trentina di Catania, a bordo di un furgoncino è stato fermato dai manifestanti che gli hanno impedito di allestire le sue bancarelle per il quotidiano mercato rionale. Il venditore non si sarebbe fermato all’alt dei manifestanti che lo avrebbero inseguito. Una volta raggiunto, avrebbe tirato fuori il coltello ferendo al viso Alfredo Guercio, che è stato portato al pronto soccorso di Lentini. L’uomo è stato identificato dalla polizia.
A Gela, in provincia di Caltanissetta, sono tre i presidi del Movimento ‘Forza d’urto’. Non si registrano incidenti. Ieri, quando i dimostranti stavano per raggiungere in corteo piazza municipio, alcuni facinorosi hanno mandato in frantumi la vetrina di una tabaccheria di via Bresmes che non aveva aderito allo sciopero. Stamani i manifestanti hanno ottenuto la solidarietà dei lavoratori dell’indotto del petrolchimico, i quali hanno organizzato una manifestazione di protesta davanti ai cancelli della raffineria chiedendo lavoro e investimenti per il futuro. Uno dei presidi del movimento “Forza d’urto” si svolge davanti allo stabilimento dell’Eni, con i Tir parcheggiati su entrambi i lati della strada che lasciano uno stretto corridoio per far transitare solamente le automobili. I supermercati sono stati presi d’assalto già da sabato scorso e alcuni hanno gli scaffali quasi vuoti.
Il blocco dei trasporti durerà cinque giorni e nasce per manifestare contro le politiche del governo nazionale in materia di accise sui carburanti per il trasporto e l’agricoltura e sulla mancanza di attenzioni ed aiuti ai rispettivi settori.