Brennero: danni economici e concorrenza distruttiva, le associazioni chiedono il superamento dei divieti
I divieti del Tirolo sono superati da tempo. Questa l’opinione di alcune associazioni dell’autotrasporto e delle Camere di commercio di Bolzano e Trento.
A Palazzo Widmann il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, i Presidenti delle Provincie autonome di Bolzano e Trento Arno Kompatscher e Maurizio Fugatti, le associazioni dell’autotrasporto e le Camere di commercio di Bolzano e Trento si sono incontrati per discutere della questione.
Presenti le associazioni dell’autotrasporto ANITA, ANNA, FIAP, Assoimprenditori Alto Adige, Confindustria Trento, CNA, lvh.apa Confartigianato Imprese, l’Associazione Artigiani del Trentino e FAI-Confcommercio del Trentino.
Porre fine ai divieti di circolazione del Tirolo
Nell’ambito dell’incontro le associazioni e le Camere di commercio di Bolzano e Trento hanno espresso il proprio dissenso rispetto ai divieti di transito imposti dal Tirolo. “È giunto il momento di porre fine ai divieti di circolazione del Tirolo, perché da un lato limita illegittimamente il traffico di transito degli autotrasportatori non austriaci e dall’altro crea condizioni favorevoli per le imprese tirolesi”, reclamano le associazioni dell’autotrasporto.
“Dal 2020 in Tirolo il valore limite della qualità dell’aria lungo l’autostrada non è stato superato, il che significa che non vi è alcuna base legale per mantenere il divieto di transito notturno né tantomeno il divieto di circolazione settoriale e il limite di 100 km/h sull’autostrada Inntal. Senza il divieto di circolazione notturna e il doppio pedaggio notturno, non sono necessarie le misure di dosaggio”, hanno dichiarato le Camere di commercio di Bolzano e Trento.
Uno studio di Uniontrasporti, società in house del sistema camerale italiano che si occupa di questioni relative ai trasporti e alle infrastrutture, mostra che le misure tirolesi creano alle imprese italiane colpite dai divieti un danno economico totale annuo pari a 251,6 milioni di euro. Oltre alla consistente perdita finanziaria per le imprese direttamente toccate dai divieti, la limitazione dello scambio di beni attraverso il Brennero mette a rischio il commercio internazionale in Europa. Basti ricordare che il Brennero è la rotta commerciale via terra più importante in assoluto per l’Italia e dunque anche per il Trentino-Alto Adige.
Spiegano le associazioni che i divieti tirolesi hanno comportato anche una concorrenza distruttiva da parte del comparto dell’autotrasporto tirolese rispetto a quello della Regione Trentino – Alto Adige. I vari divieti tirolesi prevedono misure favorevoli per le proprie aziende a discapito di quelle con sede in Trentino – Alto Adige.
I veicoli di un’azienda tirolese, per esempio, possono circolare liberamente nelle ore notturne con qualsiasi mezzo EURO 6, mentre i veicoli di un’azienda italiana nelle ore notturne non possono transitare con nessun mezzo a propulsione tradizionale.
In coda per ore senza poter accedere ai servizi
E a pagare le conseguenze delle misure del Tirolo sono anche gli autisti, spesso costretti a rimanere fermi in coda per ore senza poter accedere ai servizi igienici a causa del dosaggio a Kufstein. Alcuni autisti si rifiutano addirittura di attraversare il Tirolo per risparmiarsi questo supplizio.
Le associazioni dell’autotrasporto e le Camere di commercio di Bolzano e Trento esprimono gratitudine al Ministro Salvini, che sta seguendo la tematica con grande attenzione e determinazione.
“Per raggiungere l’obiettivo del trasferimento modale è fondamentale un gioco di squadra dei vari Stati lungo il corridoio del Brennero finalizzato ad abolire gli ostacoli e a rendere la ferrovia finalmente più competitiva e performante”, hanno affermato le Camera di commercio di Bolzano e Trento. Divieti e misure unilaterali non sono in alcun modo in linea con questo approccio.