Camion: al via la campagna Truck & Bus, fino al 15 febbraio controlli intensificati sulle strade
Parte oggi l’operazione “Truck & Bus” che vedrà le polizie stradali Ue effettuare controlli su mezzi pesanti adibiti al trasporto di merci, autobus e veicoli destinati al trasporto di merci pericolose, sia d’immatricolazione nazionale sia straniera.
La campagna è un’iniziativa della Roadpol, la rete di cooperazione tra le Polizie Stradali europee, nata sotto l’egida dell’Unione Europea, alla quale aderiscono tutti i Paesi membri, tranne Ia Grecia e la Slovacchia, oltre alla Svizzera, la Serbia, la Turchia ed in qualità di osservatore la Polizia dell’Emirato di Dubai e Emirati Arabi Uniti. L’Italia è rappresentata dal Servizio Polizia Stradale del Ministero dell’Interno.
L’obiettivo di “Truck & Bus”
Lo scopo della campagna “Truck & Bus”, che si svolgerà fino al 15 febbraio, è di operare un’intensificazione dei controlli, effettuati dalle Polizie Stradali di tutta Europa: gli agenti procederanno alla verifica dello stato psicofisico dei conducenti, del rispetto dei limiti di velocita e della normativa Adr sui trasporto delle merci pericolose e di tutte le altre prescrizioni previste dalla normativa nazionale e comunitaria.
L’azione combinata a livello europeo ha la finalità di sviluppare la coscienza e la consapevolezza da parte di tutti i conducenti e utenti della strada poiché, nello stesso momento, tutte le forze di polizia Stradale dell’Unione Europea stanno operando con medesime modalità e strumenti omogenei verso un obiettivo comune.
A tal fine il Compartimento Polizia Stradale per la Sicilia Occidentale ha predisposto sui territorio di propria competenza, in particolare sulle arterie autostradali e di grande comunicazione nazionale e per tutto il periodo in questione, controlli mirati ai mezzi pesanti adibiti al trasporto merci e autobus.
I controlli su strada ai tempi del Covid
L’imminente operazione sarà fortemente influenzata dalle misure COVID-19 estese e rafforzate di recente con le nuove varianti del virus che incombono in tutto il continente.
Molti Paesi non hanno più la capacità di partecipare all’operazione perché vaste risorse umane sono attualmente reindirizzate verso l’applicazione delle misure.
Altri Paesi effettueranno l’operazione con meno personale coinvolto e in modo limitato mirato a minimizzare il rischio di contagio.
Il rischio di infezione da COVID-19 è relativamente alto nelle operazioni di controllo a causa dello stretto contatto con i conducenti controllati. Inoltre, oltre alla polizia, l’operazione si basa spesso su un approccio integrato che unisce autorità quali dogane, autorità fiscali, enti preposti all’applicazione del trasporto stradale commerciale e autorità stradali. Nel corso di una pandemia ciò significherebbe un contatto fisico ancora maggiore tra un numero enorme di operatori coinvolti.
“Le ispezioni di grandi dimensioni con molti partecipanti non sono quindi sensate ora – commenta il segretario del gruppo di lavoro operativo Roadpol Henk Jansen della polizia nazionale dei Paesi Bassi – La pandemia rappresenta una sfida per l’organizzazione di un controllo efficace dei trasporti, ma esistono ancora tecniche per facilitare l’operazione. Un modo potrebbe essere quello di lavorare in coppia e rimuovere i camion dal traffico per controllarli in un luogo sicuro”.