Camion ecologici più lunghi e pesanti: via libera dalla Ue alle nuove norme su pesi e dimensioni
Secondo i parlamentari Ue le nuove norme ridurranno il numero di viaggi delle merci e incentiveranno il passaggio all’impiego di veicoli più green
Via libera dal Parlamento europeo alla Direttiva pesi e dimensioni che autorizza la circolazione di camion ecologici più lunghi e pesanti.
I deputati hanno adottato oggi la loro posizione sulla revisione delle norme su pesi e dimensioni del trasporto stradale per incentivare l’uso di camion a emissioni zero.
L’obiettivo della nuova strategia è quello di aumentare il peso massimo dei camion a emissioni zero per compensare lo spazio e il peso necessari per ospitare batterie o celle a idrogeno e per fornire ulteriore capacità di carico.
Secondo i parlamentari Ue, tale innovazione potrebbe fungere da incentivo per il settore dei trasporti a passare a veicoli più puliti. La capacità di carico aggiuntiva, infatti, renderà i camion e gli autobus a zero emissioni più competitivi rispetto alle loro alternative convenzionali.
I deputati aggiungono inoltre che l’installazione di tecnologie a emissioni zero non dovrebbe avvenire a scapito dello spazio sufficiente nell’abitacolo né ridurre il comfort del conducente.
Diverse critiche alla direttiva sono state espresse dal mondo associativo ferroviario; anche l’autotrasporto italiano ha manifestato la sua posizione.
Le infrastrutture per accogliere camion più lunghi e pesanti
La circolazione di mega truck più lunghi e più pesanti rispetto ai limiti UE viene autorizzata per ridurre il numero di viaggi delle merci.
Per poter usufruire di questo tipo di veicoli i paesi dell’UE,
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però dovranno effettuare una valutazione preventiva dell’impatto sulla sicurezza stradale, sulle infrastrutture, sulla cooperazione modale e sull’ambiente. Anche nell’ottica di definire quali arterie potranno accogliere questo tipo di veicolo.
Per migliorare la sicurezza stradale gli eurodeputati suggeriscono la creazione di un’etichetta UE sulla lunghezza di tali veicoli e la creazione di un portale web con informazioni sui limiti di peso e lunghezza applicabili in ciascun paese dell’UE e con l’elenco delle strade adatte.
Il sistema dovrebbe prevedere anche una serie di controlli per verificare il rispetto dei limiti previsti.
Trasporti ferroviari: l’orientamento Ue per favorire l’intermodalità
Per evitare ritardi, aumentare l’affidabilità e garantire il trasferimento modale verso la ferrovia, il Parlamento europeo ha votato per lavorare a un coordinamento della capacità ferroviaria. E i deputati hanno adottato la loro posizione sulla gestione della capacità dell’infrastruttura ferroviaria.
L’obiettivo è consentire un utilizzo ottimale dei binari ferroviari, aumentare la puntualità e l’affidabilità, contribuendo così anche a ridurre le emissioni legate ai trasporti.
Tre le fasi previste:
- pianificazione strategica (ogni cinque anni)
- programmazione (annuale)
- adattamento.
Si suggerisce inoltre di istituire una piattaforma ferroviaria europea di imprese ferroviarie, che introdurrebbe il punto di vista degli operatori.
Secondo il progetto, la Rete europea dei gestori delle infrastrutture (ENIM) avrà maggiori poteri per coordinare la capacità e il traffico transfrontalieri, poiché i lavori di manutenzione attualmente non coordinati e la mancanza di cooperazione tra i diversi gestori delle infrastrutture provocano congestioni e ritardi alle frontiere.
I deputati sostengono l’obbligo per i gestori dell’infrastruttura di monitorare e valutare le prestazioni delle infrastrutture ferroviarie e dei servizi di trasporto, ma anche di consultare i regolatori nazionali e la Commissione per garantire che i loro obiettivi siano coerenti con gli obiettivi dell’UE, compreso il trasferimento modale verso il trasporto ferroviario.
Le tecnologie digitali avranno un ruolo importante nella gestione della rete
I deputati, allarmati dal fatto che tra il 1990 e il 2021 la rete ferroviaria dell’UE si sia ridotta di oltre 12.000 km, si impegnano a garantire finanziamenti stabili e strutturali per raggiungere l’obiettivo del passaggio alla rotaia dell’UE.