Camion: l’Ue raggiunge l’intesa sulle norme antidumping per gli autotrasportatori
Dopo una maratona negoziale notturna e due anni di discussioni, è stato raggiunto un accordo tra i ministri dei trasporti Ue sulle nuove norme che regolano il trasporto autostradale, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro dei camionisti ed eliminare il ‘dumping’ tra i 28. L’intesa ha però visto la spaccatura con i Paesi dell’Est, accusati appunto di fare dumping e che hanno accusato a loro volta gli altri di protezionismo. Hanno quindi votato contro le nuove regole Polonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Bulgaria, Croazia, Malta e Irlanda, e si sono espresse contro anche Belgio e Romania, la quale si è astenuta in vista della presidenza Ue che assumerà a gennaio.
Il testo adottato, dopo le rassicurazioni su alcuni aspetti giuridici, è stato ritenuto accettabile anche dal ministro alle infrastrutture Danilo Toninelli, che per l’Italia ha quindi dato il suo ok. “L’accordo dà regole più eque per autisti e aziende di trasporti, e una maggiore efficacia per le autorità nazionali di controllo”, ha detto il ministro Norbert Hofer della presidenza austriaca Ue.
Contro il ‘dumping’ nel settore dell’autotrasporto, “il risultato raggiunto è buono, se si considera che partivamo da obiettivi molto distanti”, ha sottolineato Toninelli su Facebook, dopo la “lunga e intensissima giornata a Bruxelles, per il Consiglio Ue dei ministri dei Trasporti”.
“Abbiamo lavorato con l’obiettivo – spiega il titolare del Mit – di dare nuove regole a tutela delle nostre imprese di autotrasporto e per difendere l’Italia dalla concorrenza sleale che arriva dagli operatori di alcuni degli Stati membri. E per migliorare i diritti e le
condizioni dei lavoratori del settore, che impatteranno positivamente anche sul livello di sicurezza delle nostre strade”.
Inotre, prosegue Toninelli, “la Ue può darci una mano importante anche sulla sicurezza stradale collegata all’efficienza delle
Infrastrutture, ma servono risorse adeguate sul bilancio 2021-27. Ne abbiamo discusso e lo ritengo un punto focale, anche perché gli investimenti di questa natura possono costituire un volano chiave di rilancio della economia italiana ed europea”.