Camion, sensori angolo cieco: Assotir chiede una regolamentazione unica
Donati: “Necessario intervenire prima che qualche altro sindaco provi a imitare l’esempio di Milano”
Assotir chiede una disciplina omogenea per l’installazione dei sensori per l’angolo cieco sui camion.
L’associazione dei trasportatori ricorda infatti che il Codice della Strada – approvato dalla Camera, e ora all’esame del Senato – contiene anche una delega che affida al Governo il compito di adottare norme – valide per tutta l’Italia – per disciplinare l’installazione “di dispositivi atti a migliorare la visibilità diretta degli utenti vulnerabili della strada dal posto di guida riducendo gli angoli morti”.
Per questo Assotir chiede che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti “emani entro l’anno il decreto che disciplina l’installazione dei sensori di angolo cieco sui mezzi pesanti”.
Tale provvedimento potrebbe, secondo l’associazione, permettere di superare la situazione venutasi a creare nel Comune di Milano.
Alla fine dello scorso anno il Tar della Lombardia aveva annullato gli atti del comune di Milano che introducevano l’obbligo di questi dispositivi, dopo una serie di incidenti mortali in città. Ora invece il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza e reintrodotto l’obbligo di installare i sensori per gli angoli ciechi, all’interno del Comune di Milano.
Sensori angolo cieco camion: evitare il rischio di una regolamentazione a macchia di leopardo
L’esigenza che Assotir aveva già messo in evidenza in più occasioni, a iniziare dall’audizione di fronte alla Commissione Trasporti della Camera a cui ha partecipato il 9 novembre 2023.
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“In quella come in altre occasioni – sottolinea Claudio Donati, segretario generale dell’Associazione, – avevamo portato come esempio la delibera con cui il Comune di Milano impone l’obbligo di istallare simili dispositivi. Si tratta però di un provvedimento adottato da un’amministrazione locale che, oltre a valere solo all’interno del territorio del capoluogo lombardo, rischia di aprire le porte a una pericolosa regolamentazione a macchia di leopardo”.
“Con il nuovo Codice della Strada – prosegue il Segretario Generale, – la palla passerà al MIT. Ed è necessario che intervenga quanto prima per adottare una disciplina unica, che valga per tutti i Comuni d’Italia. Assotir verificherà, a partire dai prossimi giorni, che l’intervento sia tempestivo, prima che qualche altro sindaco provi a imitare, a modo suo, Milano” conclude Donati.