Camionista guida un Tir per 17 ore, fermato: multa di 14mila euro
L’appello di Paolo Uggè, presidente della Fai, la Federazione degli Autotrasportatori Italiani
Fermato un camionista alla guida di un Tir per 17 ore e multato per 14.000 euro. La multa per il camionista fermato è scattata dopo aver verificato che era alla guida del suo Tir da circa 17 ore consecutive.
L’operazione di controllo, condotta dagli agenti della Polizia Locale di Bari in collaborazione con il personale della Motorizzazione, si inserisce nell’ambito delle attività di sicurezza stradale e monitoraggio del territorio.
Il camionista, fermato durante un controllo di routine, è risultato in possesso di documenti d’identità turchi e bulgari, oltre a due carte tachigrafiche. Questi strumenti gli avrebbero permesso al camionista di eludere le normative sui tempi di guida e riposo, alternando l’uso delle carte per superare i limiti imposti e sfuggire ai controlli.
La comparazione dei dati registrati dal tachigrafo digitale del camion con quelli delle carte del conducente ha rivelato che il camionista aveva guidato per quasi 17 ore, infrangendo così i limiti imposti dalla legge. Un pericolo sia per la sicurezza stradale sia degli altri utenti della strada.
In aggiunta alla multa di circa 14mila euro, gli agenti hanno ritirato la patente di guida del camionista ai fini della sospensione e sequestrato una delle carte tachigrafiche ottenute illecitamente.
Camionista fermato, commento Federazione degli Autotrasportatori Italiani
Paolo Uggè, presidente della Fai, la Federazione degli Autotrasportatori Italiani invoca l’Attuazione delle Leggi sulla Responsabilità Condivisa.
“Sicurezza per chi viaggia sui Tir è sicurezza tutti gli utenti della strada: applicare il principio della responsabilità condivisa fra tutti i componenti della filiera del trasporto è indispensabile”. A invocare l’attuazione di ‘quel’ principio, sancito dalla legge, è Paolo Uggè, presidente della Fai, la Federazione degli Autotrasportatori Italiani, dopo che ieri a Bari il camionista estero è stato sorpreso alla guida di un Tir da 17 ore consecutive, con falsa documentazione di viaggio.
“L’ha detto anche il Presidente Mattarella: la sicurezza nei trasporti e nel lavoro è indice di civiltà”, ribadisce Uggè.
“La gente non può che domandarsi perché non si faccia nulla per porre un freno alle stragi sui luoghi di lavoro (la strada è uno di questi), che spesso derivano da pratiche di sfruttamento – prosegue il presidente Fai – Sembra incredibile, eppure le normative esistono e sono chiare, ma non sono fatte rispettare da chi è preposto a garantirne il rispetto”.
“Personalmente ho sensibilizzato ministri e presidenti del Consiglio sulla necessità di responsabilizzare direttamente ogni soggetto della filiera dei trasporti, ma senza avere alcun risultato – ricorda Uggè – La soluzione, prevista da una legge dello Stato, si ritrova nel dlgs n. 286/05 e nel codice della strada”.
“Un esempio per tutti che prende lo spunto dall’intervento accorato di Sergio Mattarella viene dai trasporti di merci pericolose dove spesso si costringono i conducenti, per fortuna non tutti, a soste al caldo in estate e al freddo in inverno, che talvolta superano le 4 ore di attesa – afferma Uggè – Quanto queste attese incideranno sulle condizioni psico fisiche degli autisti appare evidente”.
L’appello di Paolo Uggè, presidente della Fai Federazione degli Autotrasportatori Italiani
Il presidente Fai, che rivolge un appello al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e al ministero dei Trasporti, sollecita a rimettere in circolazione i ‘Centri di Revisione Mobili’ per rendere più efficaci e accurati i controlli.
“Piangere dopo non serve, si smetta di compiere vere e proprie omissioni di atti d’ufficio facendo finta che le norme non esistano, perché da questa responsabilità collettiva nessuno può chiamarsi fuori”, conclude il presidente Fai.
L’episodio del fermo del camionista di Bari evidenzia ancora una volta l’importanza di una rigorosa applicazione delle leggi sulla sicurezza stradale e la necessità di un controllo più efficace per prevenire situazioni di pericolo.
L’appello di Uggè sottolinea come la responsabilità condivisa tra tutti gli attori della filiera del trasporto sia cruciale per garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada.