Carburanti: arriva Rimula R7, l’olio motore Shell di nuova generazione per i mezzi pesanti
Maggiore risparmio di carburante, controllo dell’ossidazione, protezione contro la corrosione e pulizia dei pistoni migliorata del 36%: Shell potenzia la gamma di oli ad alte prestazioni per autotrazione pesante con l’introduzione in Europa della famiglia di prodotti Rimula R7.
La gamma Rimula comprende prodotti interamente sintetici con bassi gradi di viscosità HTHS, che hanno dato prova di migliorare l’efficienza dei consumi e fornire una solida protezione del motore.
L’1% di consumo di carburante in meno su tutti i trasporti pesanti in EU significherebbe 2,2 milioni di CO2 in meno nell’atmosfera in un anno.
Le flotte con automezzi Daimler (Mercedes-Benz) e MAN di nuova generazione possono quindi scegliere tra i prodotti a bassa viscosità HTHS (High Temperature, High Shear ossia lo spessore molecolare dell’olio, quindi la resistenza del film lubrificante) Shell Rimula R7 AD e R7 Plus AM.
Ridurre le emissioni senza compromettere le prestazioni
“Le normative europee, sempre più severe – che entro il 2030 richiederanno una riduzione delle emissioni di CO2 del 30% per soddisfare gli obiettivi fissati dal Consiglio Europeo – hanno portato i costruttori ad essere in prima linea per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni, senza compromettere le prestazioni” ha dichiarato Daniela Sburlati, Marketing Manager B2B di Shell Italia.
”Scegliere oli con bassa viscosità HTHS è uno dei modi per migliorare l’efficienza e ridurre i consumi. I nuovi oli motore ad alte prestazioni e bassa viscosità – Shell Rimula R7 – sono stati formulati con valori minimi di viscosità HTHS ancora più bassi – da 2,6 a 2,9 mPa·s (rispetto al benchmark di settore di 3,5 mPa·s ) e hanno dato prova di migliorare i consumi del 3,9% rispetto agli oli 15W-40 e fino all’1% rispetto agli oli motore SAE 5W-30 (3,5 mPa·s HTHS) : se tutto il parco mezzi pesanti in Europa riducesse i consumi dell’1%, si avrebbero 2,2 milioni di emissioni di CO2 in meno all’anno“.
Il lancio avviene dopo cinque anni e milioni di chilometri di prove sul campo, tra cui un test su 1 milione di chilometri condotto utilizzando un unico automezzo.