Carburanti: Cna Fita chiede di eliminare l’iva sulle accise
“Il prezzo alla pompa dei carburanti non segue l’andamento del petrolio”. L’attenzione sulla questione è stata richiamata da Cinzia Franchini, presidente nazionale dell’associazione degli autotrasportatori artigiani.
“Il costo del gasolio a 1,47 euro di media al litro, oggi – si legge in una nota dell’associazione – rappresenta senza ombra di dubbio una piccola boccata d’ossigeno per le imprese del trasporto merci e persone, sempre vessate da costi (pedaggi, assicurazioni, carburante, personale) che sono i più alti d’Europa. Malgrado questo aspetto positivo, Cna-Fita riscontra che, se da una parte il petrolio continua, giorno dopo giorno, a scendere velocemente verso i minimi storici, ora intorno ai 45 dollari al barile, dall’altra rimane invece il problema di sempre, per cui il gasolio alla pompa, in Italia, segue molto “pigramente” questo andamento al ribasso, mantenendo il nostro Paese ai vertici assoluti per il costo del carburante”.
Considerata la temporanea condizione favorevole dei prezzi, Cna-Fita propone la messa in atto di interventi: “Ci riferiamo – afferma la presidente nazionale Cinzia Franchini – all’eliminazione dell’odiosa tassa sulle tasse, ovvero l’Iva sulle accise, e l’introduzione dell’accisa mobile per modulare la tassazione sui carburanti rispetto all’obiettivo di tassazione prefissato. Due semplici provvedimenti che restituirebbero equità, liquidità e mobilita al Paese, ma soprattutto farebbero scoprire una politica di Governo veramente in contro tendenza rispetto al passato. Non vorremmo infatti, e per questo lo rimarchiamo oggi, per tempo, riscontrare tra qualche mese un prezzo del petrolio al barile nuovamente in crescita con l’aggiunta di un riscoperto sollecito, intollerabile, dinamismo dei petrolieri nostrani, usciti dal letargo invernale, pronti a ritoccare all’insù il prezzo alla pompa del gasolio”.