Carburanti più cari di 4 centesimi, il governo esclude un nuovo intervento sulle accise

Il Ministro delle Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, insieme al Garante dei prezzi, Benedetto Mineo, hanno respinto la possibilità di intervenire sulle accise per contrastare l’aumento dei carburanti. Secondo il Ministro Urso, l’Italia sta gestendo meglio la situazione rispetto ad altri Paesi europei, nonostante un aumento di 4 centesimi del costo dei carburanti nell’ultima settimana.

Le motivazioni del non intervento

Il costo “è cresciuto di 4 centesimi nell’ultima settimana”, ha detto il responsabile del Mimit, mostrando grafici che dimostrano la differenza con Paesi dell’eurozona come Spagna, Francia e Germania.

Gli aumenti “sono conseguenza dell’incremento delle quotazioni internazionali, che comunque rimangono ben lontane da quelle precedenti al momento in cui siamo riusciti a convincere la Commissione Ue a porre tetto al prezzo del gas”, ha sottolineato Urso.

La promessa di maggiore trasparenza sui prezzi dei carburanti

Il governo ha annunciato l’entrata in vigore di una norma del decreto Trasparenza, che obbligherà tutti gli esercenti a esporre un cartello con il prezzo medio dei carburanti. (Qui il nostro articolo precedente).

I consumatori potranno confrontare questi prezzi con quelli applicati dalle singole aree di servizio. In caso di incongruenze, potranno segnalarle al sito del Garante prezzi.

Il governo al lavoro su un patto anti-inflazione

Oltre alla questione dei carburanti, il governo italiano sta affrontando l’aumento dei prezzi dei beni primari, soprattutto alimentari. Il Ministro Urso ha annunciato un “patto anti-inflazione”, basato su un paniere di beni di largo consumo, sia alimentari che non, per cercare di contenere l’aumento dei prezzi e sostenere le famiglie.

Tuttavia, il sistema agroalimentare è gravemente colpito dagli aumenti dei costi della logistica, che incidono sui prezzi al consumo di frutta e verdura.