Caro carburanti, viabilità, continuità territoriale: il 27 giugno protesta degli autotrasportatori in Sardegna
Non sarà una marcia su Cagliari, come si era paventato nei giorni scorsi, ma verranno allestiti tanti presidi nei porti sardi e nelle principali aree di servizio dell’isola.
Lunedì 27 giugno confermata la protesta degli autotrasportatori sardi. Promossa dalla associazione autonoma Ars, sarà sostenuta probabilmente anche da altre categorie economiche.
Ieri pomeriggio a Cagliari si è svolto l’incontro col prefetto Gianfranco Tomao, al quale, in qualità di rappresentante del governo, sono state illustrate le ragioni che hanno originato l’agitazione e che sono del tutto simili a quelle delle scorse settimane, quando il settore si era bloccato causando non pochi problemi al trasporto delle merci in Sardegna.
Le ragioni della mobilitazione
Gli autotrasportatori sardi ripropongono il grave problema del costo dei carburanti, schizzato di nuovo oltre i 2 euro. Vogliono si fissi un tetto e che anche per loro esista un regime agevolato, riconosciuto ora al comparto agricolo.
C’è poi il problema della viabilità: troppi cantieri aperti contemporaneamente sulle direttrici principali, a cominciare dalla Statale 131 e dalla Statale 131 Dcn. Cantieri e deviazioni che vanno a pesare anche questi sui costi.
E c’è il nodo insoluto della continuità territoriale, oltre all’esigenza di affrontare il discorso degli oneri della sicurezza. Rivendicazioni sulle quali gli autotrasportatori chiedono risposte concrete dal Governo, ma anche dalla Regione.