Ccnl merci, accordo parziale: non firmano Unatras e Anita. Si va verso contratto separato
Ennesima spaccatura al tavolo del rinnovo del contratto di lavoro logistica, trasporto merci e spedizione. Sottoscritta un’intesa tra sindacati, Confetra e Centrali Cooperative che chiude una lunga trattativa durata quasi un anno (il CCNL logistica, trasporto merci e spedizione scaduto il 31 agosto 2008), ma restano fuori Anita e Unatras, che rappresentano buona parte delle imprese datoriali dell’autotrasporto, tra cui quelle maggiormente strutturate. L’intesa sottoscritta da Confetra e Centrali Cooperative da un lato e sindacati dall’altro, prevede un aumento medio a regime di 122 euro mensili con una tantum di 150 euro e durata fino al 31 dicembre 2012. Inoltre a decorrere dall’1 luglio 2011 partirà l’assistenza sanitaria integrativa del settore con contributo mensile a carico azienda di 10 euro a dipendente e sarà istituito un Ente Bilaterale Nazionale alimentato da contributo aziendale di 2 euro mensili più 0,50 euro a carico dei lavoratori. A seguito dell’intesa il sindacato ha revocato, nei confronti delle aziende aderenti alle associazioni firmatarie, le giornate di sciopero proclamate per i prossimi 13, 17 e 20 dicembre. Sciopero confermato invece per le altre sigle. “L’accordo siglato tra le organizzazioni sindacali e alcune associazioni datoriali per il rinnovo del contratto collettivo della logistica, non rappresenta il trasporto merci”, scrivono in una nota Anita e Unatras che “esprimono forte rammarico per la rottura della trattativa nonostante vi fossero le condizioni per raggiungere un’intesa. Le associazioni di autotrasporto, infatti, avevano presentato un pacchetto di proposte che puntavano a salvaguardare da un lato il potere d’acquisto delle retribuzioni dei lavoratori e dall’altro a garantire alle imprese adeguati recuperi di produttività. In tal senso il rinnovo del contratto avrebbe potuto rappresentare un’opportunità per mantenere i livelli occupazionali. Invece, il contratto così sottoscritto esclude l’autotrasporto e non garantisce competitività e prospettive di sviluppo alle imprese del settore”.
“La scelta delle organizzazioni sindacali di confermare gli scioperi proclamati nei confronti delle sole imprese di autotrasporto –prosegue la nota- rischia di pregiudicare la possibilità di riunificare all’interno di un unico contratto collettivo tutto il mondo dell’autotrasporto, della spedizione e della logistica”.