Cerchio
Una caratteristica fondamentale che differenzia i diversi tipi di cerchio è la campanatura (in inglese “offset”), che indica la distanza in millimetri tra il piano di d’appoggio dell’attacco del cerchione al mozzo e la mezzeria del cerchio stesso. Una volta esisteva una discrepanza tra la campanatura dei cerchi montati sull’assale sterzante della motrice e quelli dei semirimorchi. Infatti, nel primo caso si utilizzavano cerchi con campanatura 120, mentre nel secondo si privilegiava una campanatura nulla (offset pari a zero). Oggi, per ragioni di uniformità estetica, i costruttori di veicoli e rimorchi tendono ad offrire, già nel primo equipaggiamento, cerchi campanati.
Una distinzione tra i diversi tipi di cerchi viene anche fatta in base al materiale utilizzato: la tradizione li vuole in acciaio, per garantire un’elevata resistenza meccanica; ma per risparmiare tara, ed anche per ragioni estetiche, si sono sempre più diffusi cerchi in lega d’alluminio, che oltre ad essere più brillanti, sono più leggeri (con un risparmio che può arrivare ai 20 chilogrammi per ruota) ed offrono una maggiore ventilazione di freni e pneumatici. Sono però più costosi di quelli classici. Per questa ragione vengono offerti come primo equipaggiamento sugli allestimenti più prestigiosi, mentre sono opzionali sui modelli di media e bassa gamma. Le prestazioni ed il costo di un cerchio in lega d’alluminio dipendono anche dalla tecnica produttiva impiegata: dalla più economica fusione a bassa pressione alla forgiatura, che prevede lo stampaggio a caldo ad alta pressione.