Cile: raggiunto l’accordo governo-sindacati, fine dello sciopero dell’autotrasporto
Il rappresentante della Confederazione nazionale degli autotrasportatori del Cile (Cntc), Josè Villagran ha annunciato che il governo del Cile ha raggiunto un accordo con il sindacato dei camionisti per porre fine allo sciopero che aveva bloccato per una settimana gli approvvigionamenti nel paese, nel pieno dell’emergenza sanitaria del nuovo coronavirus.
Il fermo era stato indetto il 27 agosto nel contesto di un’ondata di agguati incendiari contro i mezzi di trasporto nella regione meridionale dell’Araucania, epicentro del conflitto tra lo Stato e la comunità indigena mapuche che rivendica il diritto di proprietà su terre considerate “ancestrali”.
“I camionisti del Cile comunicano a tutti i cileni a nome della Cntc che abbiamo raggiunto un accordo con il governo su tutti i punti delle nostre richieste – ha affermato il sindacalista in una conferenza stampa -. Verrà ristabilito lo stato di diritto per non assistere più ad attentati contro i nostri mezzi e affinché le forze di sicurezza facciano il loro lavoro una volta per tutte. Chiediamo scusa per i disagi causati, a partire da adesso riprenderanno gli approvvigionamenti”, ha quindi aggiunto.
Il presidente Sebastian Pinera ha celebrato l’accordo e ha affermato che il governo “si è impegnato a far discutere con urgenza in parlamento un pacchetto di leggi per combattere questo tipo di delitti e per l’inasprimento delle pene nei confronti di coloro che attentano contro la sicurezza degli autotrasportatori e l’integrità delle loro merci”.
Il ministro degli Interni, Victor Perez, ha affermato che il governo rispetterà gli impegni presi con i camionisti e ha aggiunto che verrà introdotto inoltre un programma di assistenza e protezione alle vittime dell’insicurezza. Il programma ha spiegato Perez, prevede la creazione di fondi straordinari per le famiglie di autotrasportatori vittime di attentati.