CNA Fita Trentino Alto Adige: sconto carburante non è sufficiente, servono correttivi
“Lo sconto di 25 cent sul costo del carburante non ha dato un beneficio tangibile all’autotrasporto”. Lo affermano Juri Galvan e Azem Celhaka, rispettivamente presidente di Cna Fita Trentino Alto Adige e presidente di Cna Fita Trasporto merci Trentino Alto Adige.
“L’applicazione della misura sta creando tanta confusione, perfino tensione, con i committenti, senza alcun vantaggio per i consumatori finali che stanno facendo i conti con rincari degli alimenti, dei beni di prima necessità e di ogni genere di prodotti. Occorre trovare correttivi urgentemente e dare adeguata informazione all’opinione pubblica”, aggiungono i presidenti.
Galvan ha spiegato che anziché beneficiare dello sconto di 21 cent, che di cui il settore avrebbe fruito tra tre mesi come rimborso, si sta beneficiando di uno sconto immediato di 25 cent: “Il gasolio aveva toccato 2,30 euro al litro, adesso viaggia su 1,80 euro al litro, anche perché oltre allo sconto di 25 cent c’è stato un freno alle speculazioni, ma se non torniamo a 1,50 euro al litro i rincari della merce trasportata non potranno rientrare”.
“Occorrono correttivi urgenti”
“Questa situazione – aggiunge Azem Celhaka – sta creando tensioni con i committenti, che, appena appreso dello sconto di 25 cent, ci hanno chiesto di ribassare le tariffe che avevamo appena adeguato, non comprendendo che noi autotrasportatori in cambio dei 25 cent dobbiamo rinunciare ai 21 cent di rimborso e quindi le tariffe proposte erano comprensive del rimborso di 21 cent, che invece non arriveranno. Viste le oscillazioni dei prezzi del carburante, non siamo in grado di programmare le tariffe nemmeno per una settimana. I grossisti, ad esempio, comunicano i prezzi del carburante a fine mese: non sappiamo se si adegueranno e in che modo allo sconto governativo. Così regna il caos: noi non possiamo programmare, i committenti ci chiedono di ridurre le tariffe per sconti di cui non beneficiamo e i cittadini pagano la spesa con rincari insostenibili. Occorrono correttivi urgenti”.