Commerciali, Unrae segnala inversione di marcia a febbraio: calo del 3,9%
Arrivano nuovi dati da Unrae sul fronte veicoli commerciali. Dopo la lieve ripresa di gennaio, il mercato dei veicoli fino a 3,5 t di peso totale a terra nel mese di febbraio ha registrato 15.368 immatricolazioni, pari a una riduzione del 3,9% rispetto alle 15.994 unità dello stesso mese 2021. Il 1° bimestre archivia un calo dell’1,4% con 27.550 unità, verso le 27.943 del gennaio-febbraio 2021.
L’analisi della struttura del mercato di gennaio, rispetto allo stesso periodo 2021, evidenzia un ritorno in territorio positivo dei privati, abbastanza stabili attorno al 21,8% di quota di mercato, a fronte di un leggero calo delle società che perdono oltre un punto, fermandosi al 42,4% del totale. Il noleggio a lungo termine incrementa i volumi di circa 1/4, salendo di oltre 5 punti al 27,9% di quota, mentre il breve segna un calo vertiginoso, scendendo al 3,8% del mercato.
Un drammatico crollo coinvolge anche le autoimmatricolazioni, che si fermano al 4%.
Dal lato delle motorizzazioni, il motore a benzina torna a crescere in volume, salendo al 4,5% di quota, mentre il diesel perde quasi 12 punti, con una rappresentatività al 75,9%. Un altro crollo vertiginoso coinvolge il metano, che scende sotto l’1%, mentre il Gpl sale al 3,2% del totale mercato.
In fortissima ascesa i veicoli ibridi, che crescono di 10 punti, al 14,1% delle preferenze e aumentano anche gli elettrici che rappresentano appena l’1,2% di quota.
La CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5t, calcolata con il nuovo ciclo WLTP, in gennaio segna un calo del 6,2% a 182,3 g/Km (rispetto ai 194,4 g/Km di gennaio 2021).
Secondo UNRAE, le difficoltà dell’attuale contesto generale renderanno alquanto difficile un recupero del mercato nel corso della prima metà dell’anno. Una possibile ripresa potrebbe, invece, verificarsi nel secondo semestre.
Veicoli commerciali italiani: oltre il 43% è ante Euro 4
Le stime aggiornate dall’Unrae al 31 dicembre 2021, rivelano che il parco circolante italiano conta 4.125.000 veicoli commerciali, con oltre il 43% composto ancora da veicoli ante Euro 4 con oltre 15 anni di età e quindi altamente inquinanti e poco sicuri.
A fronte di questi dati, il presidente dell’UNRAE Michele Crisci, chiede lo stanziamento di un fondo ad hoc per tale categoria di veicoli, con un orizzonte pluriennale e dotazione adeguata, ma senza penalizzare quanto già previsto per gli altri comparti automotive.
Anche nell’ottica di incentivare la mobilità delle merci a zero o bassissime emissioni, considerato che i veicoli elettrici disponibili sul mercato negli ultimi tre anni sono quasi raddoppiati, con un’offerta che oggi conta complessivamente 30 modelli elettrici puri.
“Si tratta di veicoli fondamentali per la logistica urbana dell’ultimo miglio, esplosa negli ultimi anni con la crescita dell’e-commerce, che sulle merci è aumentato del 45% nel 2020 e del 18% nel 2021, con un valore complessivo alla fine dello scorso anno superiore ai 30 miliardi di euro”, spiega Michele Crisci.
Oltre al ripristino degli incentivi di mercato, per il Presidente dell’Unrae, occorre in parallelo sviluppare le infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici, con sgravi fiscali per l’installazione di quelle private.