Confetra, Nicolini sul Dl Credito: bene risorse, accelerare i tempi di erogazione
Il Dl Credito ha stanziato 400 miliardi di euro a sostegno delle imprese, che vanno ad aggiungersi ai 350 miliardi del Cura Italia, “cifre poderose che equivalgono alla metà del PIL italiano”, commenta il Presidente di Confetra, Guido Nicolini.
L’associazione approva l’ammontar delle risorse destinate alle imprese per far fronte all’emergenza da Covid-19 ma rimane dubbiosa sui tempi operativi e sulla concreta erogazione dei prestiti bancari garantiti dallo Stato. “Sulle modalità attuative relative all’accesso alla liquidità – spiega Nicolini – si gioca tutta la sfida di questo Provvedimento, e con esso del Paese”.
“Noi che facciamo impresa, sappiamo che un prestito bancario anche di pochi milioni, ingenera una istruttoria che può durare anche due o tre mesi. Al Sistema produttivo italiano le risorse servono, invece, entro le prossime due tre settimane, altrimenti si rischia una ecatombe economico sociale.
“E poi segnalo la necessità di ragionare su qualche intervento che impatti anche sul conto economico delle imprese, a partire dalle defiscalizzazioni sul costo del lavoro. Abbiamo fatto al Governo una proposta semplice: consentiteci fino a fine 2021 la riduzione del 40% degli oneri fiscali e contributivi sul costo del lavoro, e noi ci impegniamo a mantenere la piena occupazione, pena la restituzione delle risorse. Per il nostro Settore, labour intensive per eccellenza, una simile norma necessiterebbe di una copertura di circa 7 miliardi di euro: l’1% di quanto complessivamente stanziato dal Governo. E sarebbe addirittura più utile di un prestito bancario. Lo abbiamo messo per iscritto: con una contrazione media prevista del 20% dei volumi su base annua, vanno in fumo 18 miliardi di fatturato nel nostro Settore, l’equivalente di 300 mila posti di lavoro. Concentriamoci su questo”.