Continua a rallentare il mercato dei rimorchiati: segno negativo a novembre
A novembre le immatricolazioni di rimorchi e semirimorchi con massa totale a terra superiore alle 3,5 ton sono diminuite del 3,2% (1.282 unità immatricolate verso 1.325) rispetto a novembre 2020. Questo il risultato delle rilevazioni del Centro Studi e Statistiche dell’Unrae, sulla base dei dati del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.
“Se confrontato con il corrispondente dato del 2020, il mese di novembre porta ancora un segno negativo – commenta Paolo A. Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae – e se guardiamo all’andamento complessivo degli undici mesi, comparato con il significativo 2019, troviamo un incremento dell’1,8% (a 13.590 unità). Sono valori che sembrano orientati a una sostanziale stabilità, ma non dicono nulla di rilevante in materia di rinnovo del parco: l’acquisto del nuovo, infatti, non corrisponde all’uscita dalla circolazione dei veicoli obsoleti, che continuano a tenere alto il tasso di rischiosità sulla strada, soprattutto quando abbinati a trattori dotati di dispositivi di sicurezza attiva aggiornati”.
Incentivare il rinnovo del parco autocarri in circolazione
UNRAE ribadisce a questo proposito la necessità di proseguire e rafforzare le politiche di sostegno al rinnovo del parco circolante, incentivando la rottamazione anche dei rimorchiati di tutte le categorie, promuovendo non solo l’uscita dal parco dei veicoli più vecchi, ma anche la messa in circolazione di quelli che, per le loro caratteristiche costruttive e i loro allestimenti, possono dare un deciso impulso all’ammodernamento del trasporto merci in Italia, contribuendo alla sicurezza e al risparmio energetico del comparto.
“L’incremento dell’attività di revisione dei veicoli pesanti e dei loro rimorchi – conclude Starace – sembra essere finalmente in dirittura di arrivo con la definizione delle ultime regole operative. Potrebbe essere questa un’opportunità da non perdere per combinare efficacemente procedure che favoriscano il progressivo allontanamento dalla strada dei mezzi più insicuri e inefficienti con interventi di sostegno economici e fiscali che rendano appetibili maggiori investimenti in mezzi di ultima generazione”.