Contratto lavoro merci: trattative ancora sospese e tensioni tra sindacati e associazioni
Anche le riunioni di oggi e domani del tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro sono state annullate, in attesa di una convocazione da parte dei ministeri del Lavoro e delle Politiche Comunitarie. Da chiarire, su richiesta delle associazioni di categoria dell’autotrasporto e dei sindacati, la problematica relativa ai distacchi internazionali, ed in particolare la possibilità offerta alle imprese italiane di autotrasporto di assumere -attraverso agenzie interinali estere- autisti stranieri con contratti temporanei. In questo caso il trattamento contributivo sarebbe quello del paese d’origine, con evidenti risparmi per le imprese di autotrasporto.
Il caso sarebbe esploso dopo una campagna partita da un’agenzia interinale rumena, avallata da recenti disposizioni comunitarie. Da qui la necessità di approfondire il fenomeno sia da un punto di vista tecnico sia da un punto di vista politico.
Intanto aumenta anche la tensione tra sindacati e associazioni di categoria. Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, commentando alcuni emendamenti al Codice della Strada attualmente in discussione, hanno infatti sostenuto che “le modifiche proposte dal governo inaspriscono eccessivamente i provvedimenti per chi beve, fino al ricorso al licenziamento per chi ha assunto una quantità di alcol equivalente a una birra ma, allo stesso tempo, si autorizzano le imprese di trasporto a far lavorare molte ore in più la settimana gli autisti, aggirando significativamente le sanzioni. Il risultato sarà che sulle strade e autostrade circoleranno centinaia di migliaia di camion con personale stanco e non in condizioni di garantire la sicurezza sulla circolazione”.
Pronta la risposta di Paolo Uggè, presidente di Fai-Conftrasporto (e componente del tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto): “Le organizzazioni sindacali del trasporto hanno perso una buona occasione per stare zitte. I rappresentanti sindacali arrivano a contestare nome sacrosante che vanno in direzione della sicurezza dei cittadini e che colpiscono coloro che non si comportano da professionisti mettendosi alla guida in stato di ebbrezza. Fingere di non sapere che le sanzioni per il superamento dei tempi di guida a carico delle imprese esistono e sono pesanti è stupefacente, ma tacere sul fatto che ai lavoratori autonomi non si applichino le norme sull’orario di lavoro è ancora più grave”.