Contributi ART: il Tar dà ragione all’autotrasporto
E’ stato accolto dal Tar del Piemonte il ricorso contro l’Autorità di Regolazione dei Trasporti per la richiesta alle imprese associate di contributi per il funzionamento della stessa Autorità. La richiesta era stata presentata da alcune associazioni del settore trasporti tra cui Fedit, Confetra e Anita.
Il Tar ha ribadito quanto già era stato sancito dalla Corte Costituzionale e cioè che i settori chiamati al versamento del contributo all’ART sono quelli che svolgono servizi regolati. In particolare, la sentenza sottolinea che i soggetti regolati sono quelli nei confronti dei quali l’ART ha concretamente esercitato le proprie funzioni regolatorie istituzionali.
L’esito del giudizio, scaturito da un ricorso che contestava il prelievo per le imprese del settore, annulla quindi le delibere dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti relative al contributo 2015 e 2016 nella parte in cui hanno inserito tra i soggetti tenuti al pagamento le attività di trasporto merci su strada e di logistica. Mentre quelle del 2017 e 2018 sono oggetto di un separato ricorso che sarà discusso nel prossimo mese di maggio e che, basandosi su analoghi principi, potrebbe quindi avere analogo esito positivo.
“È un’importante vittoria per il nostro settore – dichiara Giuseppina Della Pepa, Segretario Generale di ANITA – già liberalizzato e regolato dall’Albo degli autotrasportatori, al quale le nostre imprese versano cospicui contributi. L’Authority dei Trasporti non ha mai esercitato le proprie funzioni in via diretta sulle aziende del comparto e perciò sarebbe stato ingiusto chiamarle a versare un contributo per il suo funzionamento”.