Contributo ART, Russo (Conftrasporto): estendere l’esenzione a terminalisti e operatori portuali
La richiesta nella memoria inviata oggi alle Commissioni Ambiente-Lavori Pubblici e Industria del Senato, relativa al decreto legge del 10 agosto 2023
Dopo le precisazioni della Fai sulla sancita esenzione dell’autotrasporto dal pagamento del contributo all’Authority di Regolazione dei Trasporti, Conftrasporto ritiene che esistano elementi concreti per procedere all’esonero di altri due settori d’impresa, e li elenca nella memoria inviata oggi alle Commissioni Ambiente-Lavori Pubblici e Industria del Senato, relativa al decreto legge del 10 agosto 2023.
La richiesta, quindi, espressa da Pasquale Russo, presidente di Conftrasporto è quella di estendere a terminalisti e operatori portuali l’esonero del contributo Art, così come già avviene per l’autotrasporto.
“Evitare duplicazioni di competenze e di oneri a carico delle imprese”
Per quanto riguarda l’autotrasporto, ha spiegato Russo, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attraverso le proprie Direzioni e il Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori già svolge una significativa attività sul settore, “e il chiarimento fornito dall’articolo 20 del decreto consente quindi, nell’ottica dell’efficienza e del buon funzionamento del settore, di evitare duplicazioni di competenze e di oneri a carico delle imprese. Le imprese di autotrasporto, infatti, sono già tenute a pagare la quota di iscrizione all’Albo, e per Conftrasporto-Confcommercio è fondamentale che venga confermato e non ridimensionato in fase di conversione”.
In conclusione, Russo chiede di rafforzare l’esclusione dalle competenze dell’Art, nell’ottica dell’efficienza della regolazione, escludendo terminalisti e operatori portuali, come evidenziato dall’associata Uniport.