Controlli Slovenia, CNA Fita: necessario garantire una velocità commerciale adeguata
I possibili rallentamenti potrebbero determinare condizioni di maggiori costi a carico delle imprese dell’autotrasporto
Da sabato sono operativi i controlli in tutti i varchi di confine con la Slovenia (qui il nostro articolo), dopo la decisione del governo italiano di sospendere temporaneamente il trattato di Schengen sulla libera circolazione dei cittadini europei.
Attivato con una procedura d’urgenza, il ripristino dei controlli prevede che tutti coloro che attraversano la frontiera fra Italia e Slovenia, in entrata o in uscita, possano essere fermati per il controllo dei documenti.
Mauro Concezzi, responsabile nazionale CNA Fita, ha però lanciato l’allarme per i possibili rallentamenti che potrebbero determinare condizioni di maggiori costi a carico delle imprese dell’autotrasporto.
Una proposta alternativa già rodata: le corsie preferenziali
Il settore “necessita di una velocità commerciale adeguata e il mancato rispetto dei tempi di consegna mette a repentaglio anche la sicurezza della circolazione stradale”, ha detto Concezzi evidenziando però allo stesso tempo la consapevolezza che i controlli siano necessari per contrastare atti criminali.
“E quindi si tratta di compensare le due esigenze – ha aggiunto -. C’è da contemperare l’esigenza di contenere atti criminali con quelle dell’economia del trasporto e in generale del Paese. Una possibile soluzione potrebbero essere le corsie preferenziali già sperimentate in Europa ai tempi della pandemia”.
Il governo aveva motivato la decisione con ragioni di sicurezza legate a possibili infiltrazioni terroristiche attraverso i Balcani. Concezzi concludendo ribadendo la sua proposta: l’utilizzo delle corsie preferenziali che, ai tempi della pandemia, avevano dato buoni risultati favorendo la velocità di trasporto dei veicoli industriali.