Coronavirus: avviato confronto Mit-Associazioni. Aperto il dialogo per gestire gli effetti su trasporti e logistica
Le tematiche inerenti l’emergenza coronavirus e il suo impatto sulle imprese del trasporto e della logistica sono state al centro di un incontro tra il ministro Paola De Micheli e le più rappresentative confederazioni del settore.
De Micheli si è impegnata a una consultazione costante con le rappresentanze e a prevedere nei prossimi decreti urgenti specifici interventi mirati al mantenimento della liquidità di cassa delle aziende di alcune filiere che subiranno una riduzione drastica del fatturato in rapporto all’anno precedente, affinché possano far fronte alle spese correnti.
A tal fine il ministro ha richiesto di avanzare proposte concrete per i vari settori interessati, lasciando aperta l’interlocuzione avviata.
Il Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani, a nome della Confederazione, ha posto le criticità riscontrate dalle imprese operanti nel trasporto stradale sia delle merci che delle persone, della distribuzione, del carico e scarico, del trasporto pubblico locale, della portualità, che stanno avendo contraccolpi durissimi nelle zone rossa e gialla ma anche nei territori limitrofi con danni economici e finanziari ingenti.
Confartigianato, in particolare, ha posto l’accento sulla necessità che, oltre agli interventi per la tutela dei dipendenti quali la cassa integrazione in deroga per le piccole imprese, si faccia fronte con misure specifiche alle scadenze degli imprenditori mantenendo loro la liquidità nei prossimi fondamentali mesi.
“Abbiamo rappresentato alla ministra Paola De Micheli, il totale caos nel quale sta vi vendo il nostro settore”, ha dichiarato Guido Nicolini, presidente di Confetra, uscendo dal ministero. Il personale Usmaf presso i porti e gli aeroporti è praticamente dimezzato, essendo stati distaccati funzionari e medici ai controlli su passeggeri ed equipaggi.
“La merce in giacenza presso gli hub sta assumendo dimensioni da collasso operativo, con centinaia di migliaia di pratiche in giacenza. L’incertezza regna sovrana: dai dispositivi di sicurezza obbligatori per i lavoratori – penso in particolare a quelli dei magazzini e all’autotrasporto – alle minacciate ordinanze di singole Regioni volte a interdire al traffico veicolare merci dei pezzi di territorio, se mai i vettori fossero transitati in Zona Rossa. Una follia. Oggi sono state soppresse ben 11 coppie di treni. Siamo il settore che, almeno nell’immediato, sta subendo di più i contraccolpi dell’emergenza Coronavirus. Questo incontro deve trasformarsi in una Task Force permanente di reciproco ascolto e coordinamento strutturato, non serve e non basta una episodica riunione”.
Con Nicolini, presente la vice presidente vicario Silvia Moretto e i rappresentanti di alcune delle Federazioni aderenti a Confetra: Fedespedi, Fedit, Assologistica, Assiterminal, Fercargo, Assoferr, Anama, Assopostale, Assohandlers.
La Confederazione ha illustrato al anche il proprio documento di proposte per chiedere al Governo misure compensative in vista dell’attuale crollo dei volumi e, ancor di più, della fase recessiva che rischia di aprirsi nei prossimi mesi e che viene quotata dagli analisti trai 15 ed i 25 mld di euro di PIL.