Covid-19: a marzo duro impatto sul mercato dei veicoli industriali
L’emergenza sanitaria e le conseguenti misure di contenimento dell’epidemia hanno avuto un impatto significativo sull’autotrasporto e la logistica nel nostro Paese. La filiera produttiva dei veicoli industriali, in attesa di riprendere a pieno ritmo le attività produttive e commerciali dal prossimo 4 maggio, fa i conti con il duro colpo subito con la pandemia.
Per la fase 2 e con il riavvio della produzione nazionale e del mercato – sottolinea Anfia – fondamentale sarà la rapida attuazione delle misure di incentivazione e la ripartenza delle attività di verifica e immatricolazione da parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
ACEA, l’Associazione europea dei Costruttori di autoveicoli, ha stimato una perdita di produzione di 2,07 milioni di autoveicoli in Unione europea – di cui 124.500 in Italia – per effetto di una chiusura degli impianti produttivi della durata media di 26 giorni lavorativi (dati aggiornati al 20/04/2020).
I numeri del mercato italiano di marzo, per autocarri e rimorchi e semirimorchi pesanti risentono, infatti dell’impatto delle misure emergenziali. Numeri che hanno sicuramente contribuito a peggiorare non poco il trend già negativo del primo bimestre 2020, soprattutto per il comparto dei veicoli trainati.
A marzo 2020, sono stati rilasciati 1.387 libretti di circolazione di nuovi autocarri (-33,5% rispetto a marzo 2019) e 739 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (-60,1%), suddivisi in 75 rimorchi (-50,7%) e 664 semirimorchi (-60,9%). Nei primi tre mesi dell’anno si contano 5.393 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 12,3% in meno del periodo gennaio-marzo 2019, e 2.918 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (-36,7% rispetto a gennaio-marzo 2019), così ripartiti: 246 rimorchi (-37,7%) e 2.672 semirimorchi (-36,6%).
Per quanto riguarda il trasporto passeggeri, il mercato degli autobus con ptt superiore a 3.500 kg a marzo registra 320 nuove unità, in diminuzione del 10,1%. Nel mese, si registra una crescita per gli autobus e midibus turistici (+10,5%), mentre chiudono il mese con segno negativo sia i minibus (-14,5%) che gli scuolabus, in pesante flessione (-61,4%). Variazione nulla per gli autobus adibiti al TPL.
Nel primo trimestre dell’anno sono stati rilasciati 1.153 libretti di autobus contro i 1.053 di gennaio-marzo 2019, registrando, quindi, un incremento del 9,5%. Segno positivo per gli autobus e midibus turistici (+42,9%) e per i minibus (+59,9%), mentre chiudono il trimestre in flessione gli autobus adibiti al TPL (-5,7%) e gli scuolabus (-38,3%). A questo proposito Anfia spiega come il trasporto pubblico dei passeggeri sarà questione centrale nella mobilità post-lockdown, che dovrà essere organizzata per mantenere il distanziamento fisico delle persone sui mezzi.