Covid-19: arriva il decreto Cura Italia, misure anche per trasporti e logistica
Il Presidente del Consiglio Conte ha illustrato i contenuti del decreto legge “Cura Italia”, con nuove misure sanitarie ed economiche a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese colpite dall’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Il provvedimento interviene in diversi ambiti con misure di rilevante interesse anche per il settore trasporti, in questa prima fase, volte a salvaguardare la liquidità delle imprese e a disciplinare lo svolgimento del rapporto di lavoro per il perdurare dell’emergenza.
La manovra da 25 miliardi di euro stanzia 3,5 miliardi per sanità e Protezione civile, 10 miliardi a sostegno di occupazione e lavoratori con l’aggiunta di una cospicua previsione di spesa fino al 2023 per far fronte alla sospensione dell’obbligo di versamenti per oneri e contribuiti. A ciò si aggiunge un’iniezione di liquidità per il sistema del credito che permetterà la sospensione di rate di mutui e prestiti e l’estensione dei finanziamenti.
Sostegno anche per il comparto dei trasporti e della logistica, inserito tra le filiere previste dall’art.58 beneficiarie della sospensione dell’obbligo di versamenti di iva, ritenute fiscali e contribuiti previdenziali, fino al 31 maggio.
Nel “Cura Italia” previsti anche altri interventi per il settore del trasporto stradale, come la proroga per i veicoli in scadenza di revisione, e per il trasporto marittimo.
Il presidente di Confetra, Guido Nicolini, ha commentato: “Ovviamente aspettiamo di leggere i testi consolidati, ma il Ministro Gualtieri è stato chiaro: la filiera logistica e del trasporto merci rientra tra i settori più immediatamente colpiti dall’emergenza. Quindi beneficerà delle misure compensative, fiscali ed amministrative, e degli strumenti agevolativi previsti dal Decreto.
Decisiva era anche l’estensione ai nostri settori della Cassa Integrazione: vogliamo superare questa drammatica crisi senza licenziare un solo dipendente. Ho letto poi altri interventi anche a sostegno della portualità e di una più flessibile e funzionale organizzazione dell’autotrasporto.
La Ministra De Micheli ha rispettato gli impegni politici assunti con le categorie. Sia chiaro, si tratta di prime misure per non affogare. La pagina della ripresa e dello sviluppo è ancora tutta da scrivere. Ma è importante, nel dramma che stiamo vivendo, aver affermato un principio che è di politica e cultura industriale : la logistica ed il trasporto merci sono una priorità vitale del Paese e del suo sistema produttivo”.