Covid-19: il mercato veicoli commerciali a marzo crolla del 72%
A marzo il mercato dei veicoli commerciali crolla per l’emergenza COVID-19, facendo seguito a 4 mesi già in calo. A marzo 2020, infatti, le immatricolazioni di autocarri con ptt fino a 3,5t, secondo le stime elaborate e diffuse dal Centro Studi e Statistiche Unrae, sono 4.905, con una perdita del 72% rispetto a Marzo 2019, quando furono registrate 17.281 unità.
Il primo trimestre 2020, dunque, archivia 32.792 immatricolazioni a fronte delle 46.083 dello stesso periodo dello scorso anno, in calo del 29%.
“Come era inevitabile – afferma Michele Crisci, Presidente dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – anche il mercato dei veicoli commerciali crolla per la crisi da COVID – 19. Il calo, devastante nella sua repentinità ed entità, fa presagire risultati ancora peggiori nei mesi a venire, con la previsione di una contrazione del mercato che nell’intero 2020 potrebbe essere di oltre il 40%”.
“In un contesto di estrema incertezza sulla durata dell’emergenza sanitaria e delle misure di contenimento – continua Crisci – è più evidente che mai il ruolo essenziale svolto dal trasporto su strada, dal punto iniziale di spedizi one sino all’ultimo miglio in area urbana, per assicurare non solo il funzionamento dell’economia, ma anche la soddisfazione di tutti i bisogni essenziali nelle loro varie dimensioni, innanzitutto alimentari e farmaceutiche”.
Perdono volumi tutti i canali di vendita: i privati a -6,8% cedono anche rappresentatività sul mercato complessivo con 6.220 unità, che significano una quota del 22,5% (-0,7 p.p.). Beneficiano di questa lieve perdita di quota le società (-2,6%) che passano dal 48,6% al 49,3% con 13.645 immatricolazioni: di queste il calo riguarda interamente le autoimmatricolazioni (-22,0%) a fronte di un risultato in linea con lo scorso anno delle altre società. Stabili in quota i noleggi (al 28,2%), che immatricolano 7.808 autocarri (-3,9%): il breve termine con 725 unità segna un -0,4% al 2,6% di quota mentre il lungo termine, con 6.334 veicoli, archivia un -4,2% con 6.334 veicoli.
Dal dettaglio per alimentazione, si rileva nel primo bimestre un segno negativo per tutte le motorizzazioni ad accezione degli ibridi, che hanno archiviato 700 unità contro le 30 dello stesso periodo 2019, passando da una quota dello 0,1% al 2,5%. La performance peggiore si registra per il Gpl (-61,7%), ma subiscono una riduzione di volume anche l’elettrico (-37,5%) e il benzina (-27,3%). Recupera leggermente in rappresentatività il diesel che, seppure in calo del 2,7%, si attesta all’88,6% con 24.526 veicoli immatricolati.
Infine, prosegue anche nel primo bimestre 2020 il calo delle emissioni medie di CO2 dei veicoli con ptt fino a 3,5t, pari 155,2 g/km, in flessione dello 2,5% rispetto ai 159,2 di Gennaio-Febbraio 2019.