Dal 4 settembre stop alla circolazione nel traforo del Monte Bianco
Paolo Uggè (Conftrasporto): “Una situazione drammatica per il nostro sistema dei trasporti”
Il Traforo del Monte Bianco chiuderà fra una settimana per lavori di manutenzione (qui il nostro articolo) e quello del Fréjus è stato appena chiuso a causa di una frana verificatasi in territorio francese.
La circolazione del tunnel del monte Bianco subirà un blocco di 4 mesi – per lavori di ammodernamento, ma l’infrastruttura è cruciale per la circolazione fra Italia e Francia e per le rispettive economie.
Le possibili conseguenze sulla circolazione dei mezzi pesanti di tali provvedimenti stanno generando allarme nelle associazioni dell’autotrasporto: “In Italia vedo ancora poca preoccupazione: mi sarei aspettato un intervento del governo su una situazione che vorrei definire drammatica per il nostro sistema dei trasporti”, ha detto Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto.
“Uno scenario complessivo di quasi ‘isolamento’ per i nostri Tir”
Uggè ha spiegato che questo stop va a inserirsi in uno scenario complessivo di quasi ‘isolamento’ per i nostri Tir, “produrremo merci che rischiano di restare sui piazzali”, ha dichiarato.
Secondo il presidente di Conftrasporto il problema al Traforo va considerato nel complesso dei vincoli posti dalla Svizzera, che ha messo un tetto massimo di 650.000 transiti annui di Tir mentre sul Brennero sono operativi i divieti imposti dall’Austria. Insomma, nel complesso, osserva Uggé, questo non sarebbe il momento più opportuno per simili interventi al Traforo, una arteria attraverso la quale negli anni pieni (cioè senza blocchi per interventi) sono transitati oltre 600 mila mezzi pesanti.
Conftrasporto chiede, dunque, che questa situazione diventi un tema sul tavolo di Palazzo Chigi: “Se blocchiamo l’uscita delle merci dall’Italia non mettiamo in crisi solo l’autotrasporto ma tutto il sistema produttivo. Chiediamo che questo deve affrontare sia a livello nazionale che europeo, nel consiglio dei ministri Ue”.