Delitti contro l’Ambiente: escludere la responsabilità penale per l’Autotrasporto
Richiamare l’attenzione sulle peculiarità delle attività del settore autotrasporto rispetto alla proposta di legge in materia di delitti contro l’ambiente, attualmente in corso di esame in Parlamento.
Lo chiedono Unatras, Anita e Fedit, attraverso una lettera inviata al presidente del Consiglio Matteo Renzi, al ministro della Giustizia Andrea Orlando, al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e al presidente della VIII Commissione Ambiente Ermete Realacci.
Le associazioni, nello specifico, chiedono che nel provvedimento vengano introdotte opportune differenziazioni di trattamento sanzionatorio mediante una modifica “che escluda la responsabilità penale in caso di messa in sicurezza, bonifica e, ove possibile, ripristino dello stato dei luoghi”.
Premessa la piena condivisione in relazione agli obiettivi generali che l’iniziativa legislativa tende a perseguire, le associazioni, hanno espresso anche preoccupazione per l’autotrasporto rispetto alle criticità che potrebbero essere causate dall’applicazione pratica delle norme in discussione.
Le nuove disposizioni, si legge nella lettera, “omettono di differenziare la natura del trattamento sanzionatorio a seconda che le condotte illecite siano poste in essere con dolo o con colpa, prevedendo una mera riduzione delle pene per i delitti commessi colposamente e la previsione di una responsabilità penale, benché attenuata, anche in caso di ravvedimento operoso. In assenza di modifiche alle disposizioni contenute nella proposta di legge, la pratica applicazione delle stesse potrebbe portare a pesanti conseguenze in situazioni che, sebbene eccezionali, non si può escludere possano verificarsi nello svolgimento dell’attività delle imprese di trasporto”.
Il caso portato all’attenzione di tutti riguarda l’eventualità di un incidente stradale che coinvolga un veicolo carico di merci pericolose in regime ADR, e conseguente sversamento di esse. L’evento non intenzionale, potrebbe configurare una condotta rilevante anche nel caso in cui l’autista e l’impresa abbiano agito nel pieno rispetto della normativa nazionale e internazionale che disciplina tali tipologie di trasporti.
L’autotrasporto è già oggetto di specifiche disposizioni tese a salvaguardare la sicurezza della circolazione e la tutela dell’ambiente, sottolineano Unatras, Anita e Fedit, “norme pienamente condivise dagli operatori ed a cui le imprese hanno sempre prontamente risposto con efficienza e capacità di adeguamento. Inoltre, va sottolineato che la gran parte delle imprese di autotrasporto possiede impianti di distribuzione di carburanti ad uso privato nel pieno rispetto delle normative vigenti, anche di carattere ambientale. E’ forte pertanto la preoccupazione delle imprese per le conseguenze derivanti dalla normativa in oggetto, anche nel caso siano poste in essere immediatamente e spontaneamente le attività di bonifica e ripristino dello stato dei luoghi, in caso di inquinamenti fortuiti ed accidentali”.