Della Pepa (Anita): Costi minimi principio fermo ma dialogo con Committenza
“Fermo restando che è giusto lasciar lavorare i giudici del Tar, è altrettanto fermo il principio che ci sono costi insopprimibili per la sicurezza delle imprese di autotrasporto che vanno comunque riconosciuti, non solo per la tutela dei vettori, ma anche per il buon esito dell’intera operazione di trasporto e quindi anche per il bene del committente”. Sono parole di Giuseppina Della Pepa, segretario generale di Anita, che cosi ha risposto alle domande di Trasporti-Italia. Della Pepa ha anche affermato che i giudici, in attesa della sentenza definitiva sui ricorsi legati alla questione dei costi di sicurezza, “hanno già fatto capire che il loro ruolo non può essere quello di cancellare le leggi dello Stato, ma quello di verificarne l’applicabilità e anche le eventuali pecche”. Per questo, ha insistito il segretario dell’Anita – “noi abbiamo già dato piena disponibilità affinché si faccia tutti un passo indietro da posizioni oltranziste e si trovino insieme eventuali correzioni che possano consentire di far lavorare in sicurezza tutta la filiera del trasporto sempre fermo restando il principio per cui esistono alcuni costi che l’autotrasportatore non può cancellare e che vanno riconosciuti”. Malgrado la soppressione della Consulta per l’autotrasporto e la logistica, secondo la Della Pepa, “sia stato un fatto negativa perché ha tolto di mezzo un’importante camera di discussione dei problemi, è da apprezzare il fatto che il ministero nelle sue convocazioni continui a realizzare il tavolo a tre, con autotrasporto e committenza”. Ecco, conclude “è importante rendere più serrato questo dialogo, quale che sia l’esito della sentenza del Tar, perché altrimenti andare a derimere le questioni nelle aule di tribunale non fa certo bene al settore”.
Paolo Castiglia