Divieti Brennero, Confetra: sottovalutati i danni economici e sistemici per la logistica
L’associazione chiede di ripristinare al più presto la legalità europea
Anche l’associazione Confetra, confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica, è intervenuta sulle difficoltà dell’autotrasporto al Brennero (qui il nostro ultimo articolo).
“I valichi alpini rappresentano una vera e propria barriera per il nostro import ed export, dal cui buon funzionamento dipende l’intera competitività del nostro sistema industriale”, ha dichiarato il presidente Carlo De Ruvo, alla cerimonia di inaugurazione dell’ufficio di rappresentanza dell’organizzazione a Bruxelles.
Import/export totale Italia 2022: oltre i 485 milioni di tonnellate
L’associazione ha riportato dati Istat del 2022 che mostrano che l’import/export totale dell’Italia con il resto del mondo ha superato i 485 milioni di tonnellate, con il 66% costituito dalle importazioni e il 34% dalle esportazioni. Di queste, circa 220 milioni di tonnellate (circa il 45% del totale, del valore di circa 690 miliardi di euro) rappresentano il commercio con l’Unione europea a 27, con almeno il 42% (290 miliardi di euro) che transita attraverso le Alpi.
“Ripristinare al più presto la legalità europea”
“Il Brennero, con i divieti unilaterali settoriali e notturni imposti all’Austria, è il valico che ci preoccupa maggiormente. Questa Commissione europea ha sottovalutato i danni economici e sistemici di lasciare mano libera a Vienna in uno dei nodi strategici delle Ten-T e i danni politici di affidare ai governi austriaco, tedesco e italiano il compito di raggiungere un compromesso. Dal nostro punto di vista, il governo dovrebbe denunciare questa Commissione per inadempienza, perché ha dimostrato di non voler svolgere il compito di ‘guardiana delle norme europee’ sancito dal Trattato”.
De Ruvo auspica, infine, che la nuova Commissione si attivi da subito per marcare una discontinuità con quella attuale e per “ripristinare al più presto la legalità europea in uno dei nodi più strategici per il commercio intraeuropeo”.
“La buona operatività dei valichi alpini, secondo la corretta applicazione dei principi di diritto europeo di libera circolazione delle persone e delle merci, è quindi una questione critica e strategica per il mondo del trasporto e della logistica ma anche direttamente collegata alla competitività industriale del sistema Paese: rappresenta una questione di interesse nazionale”, ha sottolineato il presidente.