Divieti Brennero: Alto Adige e Tirolo chiedono dialogo e proposte costruttive
Pochi giorni fa il MIT ha comunicato di aver richiesto a Bruxelles di avviare una procedura d’infrazione contro l’Austria per i divieti di transito sull’asse del Brennero
Per risolvere la questione divieti Brennero sono necessari dialogo e proposte costruttive. Questa la strategia proposta dai presidenti della Provincia autonoma di Bolzano e del Tirolo, Arno Kompatscher e Anton Mattle che hanno discusso di come procedere nel progetto di collaborazione dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino.
Pochi giorni fa il MIT ha comunicato di aver richiesto a Bruxelles di avviare una procedura d’infrazione contro l’Austria per i divieti di transito sull’asse del Brennero.
Ma i due presidenti concordano sul fatto che un reclamo a livello europeo non porterà al risultato desiderato, ovvero un miglioramento della situazione per le persone che vivono e si spostano lungo l’asse del Brennero.
Kompatscher: pedaggio variabile e una gestione digitale del traffico
Il presidente Kompatscher ha chiesto di accelerare questo percorso spiegando che l’Italia non può permettersi di rimandare il problema dei transiti fino a quando un tribunale non prenderà una decisione.
“È evidente che l’infrastruttura esistente sta raggiungendo i limiti della sua capacità – ha dichiarato -. Con un pedaggio di corridoio appropriato, un modello di pedaggio variabile e una gestione digitale del traffico, i territori interessati hanno messo sul tavolo proposte concrete su cui è necessario lavorare ulteriormente, nonostante o proprio a causa dell’apertura della procedura d’infrazione”.
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Dopo l’invio della lettera di reclamo, il presidente del Tirolo ha consultato il cancelliere federale austriaco Karl Nehammer e i Ministeri chiave, tra cui il ministro degli Esteri Alexander Schallenberg e il ministro dei Trasporti Leonore Gewessler.
Nonostante l’apertura della procedura davanti alla Commissione europea, il dialogo tra Austria, Italia e Germania su questo tema non deve interrompersi, chiede il presidente Kompatscher. Il presidente aggiunge che è responsabilità dei tre Paesi trovare soluzioni tempestive per migliorare la situazione delle popolazioni lungo il corridoio del Brennero.
I due presidenti ritengono che la causa abbia comunque poche possibilità di successo. I lavori preparatori da parte di Tirolo, Baviera e Alto Adige per l’introduzione di un’autostrada prenotabile per i mezzi pesanti, nota anche come “sistema slot”, sono già a buon punto, viene ribadito.
Fai Conftrasporto: “Ristabilire il principio della libera circolazione delle merci”
Non è d’accordo il presidente Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, che è dell’opinione che il problema del Brennero non si possa risolvere con tavoli di confronto: “Prima bisogna ristabilire il principio della libera circolazione delle merci, che con protervia Arno Kompatscher continua a ignorare”.
“Dimenticare, come il Governatore sembra voler fare, i due principi cardine sui quali ruota l’intera vicenda è una forzatura inaccettabile. Oltre alla libera circolazione delle merci, principio sul quale si è costituita l’Unione europea, c’è il risultato del trilogo del 2004 nel quale l’Austria venne isolata (14 a 1 l’esito della votazione) e costretta ad abbandonare il sistema degli eco-punti allora in vigore”.
“Se si parte con atti concreti e non discriminatori è sempre possibile avviare qualsiasi confronto, ma ciò che non può essere accettato è la rinuncia ai due punti indisponibili sopraccennati – rimarca Uggè – La Fai/Conftrasporto sosterrà con ogni mezzo l’azione del Governo italiano che attraverso l’iniziativa del ministro Salvini ha coinvolto gli organismi europei. Vorranno la Commissione europea e l’Alta Corte sconfessare un principio basilare sul quale è costituita l‘Unione Europea? Siamo convinti che questo non succederà. Se così fosse, la risposta degli operatori nazionali difficilmente si limiterà alle parole”.
Uggè, infine, ha chiesto al governo Italiano di intensificare i controlli sugli automezzi che entrano dal confine austriaco “per garantire il rispetto delle regole ambientali e di sicurezza, altro aspetto centrale della politica europea”.