Divieti camion Brennero: entro mercoledì la replica dell’Austria al ricorso del MIT
Lo ha comunicato il governatore del Tirolo, Anton Mattle, parlando con la stampa tirolese
Divieti sull’asse del Brennero, arriverà entro mercoledì la risposta dell’Austria al ricorso presentato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti italiano (Mit) a Bruxelles.
Lo ha comunicato il governatore del Tirolo, Anton Mattle, parlando con la stampa tirolese.
L’oggetto del ricorso presentato dall’Italia riguarda i divieti imposti ai mezzi pesanti dalle autorità austriache sull’asse stradale del Brennero.
I blocchi causano code chilometriche sulla carreggiata nord dell’autostrada ‘A22 del Brennero‘ e i disagi registrati sulla circolazione stradale in territorio italiano sono notevoli. Le associazioni dell’autotrasporto criticano da tempo i limiti unilaterali imposti dall’Austria per ragioni ambientali: il comparto sostiene che tali divieti ostacolano la libera circolazione delle merci, violando così i principi basi dell’Unione europea.
Il danno è anche sociale perché gli autotrasportatori, inoltre, sono costretti a gestire i gravi rallentamenti durante i loro viaggi.
La posizione di Vienna sui divieti per i mezzi pesanti al Brennero
Il governatore del Tirolo, Anton Mattle ha illustrato i punti principali di quella che dovrebbe essere la presa di posizione di Vienna.
In primo luogo, si ragionerà sui numeri del traffico sull’asse del Brennero considerato il più trafficato valico dell’arco alpino per i suoi pedaggi più bassi rispetto ad altri.
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In Austria, ogni anno transitano alla frontiera 2,5 milioni di tir con quasi 900.000 mezzi pesanti che preferiscono fare questo percorso, seppure più lungo, per pagare meno pedaggio.
Ci sono poi dati riguardanti la qualità dell’aria in Tirolo: a seguito dei divieti e del limite di 100 chilometri per le autovetture la situazione sembra essere migliorata.
Infine, il flusso in modalità slot: il traffico pesante diviso in fasce orarie e con passaggi che potranno essere prenotati in anticipo.
Una modalità che consentirebbe di evitare code e quindi disagi alla circolazione per automobilisti e autotrasportatori.
FAI-Conftrasporto: “tesi Austria insostenibile e incompatibile”
“Sembra quasi che i messaggi che provengono dall’Austria abbiano lo scopo di sostenere una tesi insostenibile e incompatibile con il principio fondamentale sul quale si è costituita l’Europa, cioè la libertà di circolazione delle merci e delle persone”, ha commentato Paolo Uggè, presidente della Federazione degli Autotrasportatori Italiani (FAI-Conftrasporto).
“I principi, peraltro a suo tempo condivisi dall’Austria, sono intoccabili – aggiunge Uggè -. L’Italia, perché è stato il Governo italiano a ricorrere in Commissione per ottenere un preciso intervento, ha sollevato una questione che penalizza non solo il trasporto, ma l’intero sistema produttivo nazionale”.
“La soluzione che l’Austria sostiene si regge sugli slot che è una riedizione riveduta e corretta del sistema degli ‘eco-punti’, bocciata nel 2004 con 14 voti contrari e uno solo favorevole, tanto che il sistema introdotto dal ministro Gorbach venne sospeso”, ricorda Uggè.
“Se la Commissione dovesse non tenere in considerazione il principio della libera circolazione, credo che la parola passerà all’autotrasporto italiano, che saprà intervenire in modo identico a quello messo in atto nel 1990, con una manifestazione che durò circa otto giorni. Questa non è una minaccia, ovviamente, bensì una promessa”, conclude il presidente FAI-Conftrasporto.