Dogane, Anita chiede più controlli sui vettori stranieri
Disco giallo da Anita al Governo sulla questione monitoraggio del trasporto merci su strada. Misure importanti, secondo l’associazione delle imprese di autotrasporto: ma secondo il segretario Della Pepa, i controlli andrebbero intensificati soprattutto alle dogane.
Il ministero dell’Interno ha reso note alle forze di polizia le istruzioni operative, unite ad una “lista di controllo” (in attuazione delle direttive Cee), che renderanno più agevole il monitoraggio dei flussi e la gestione informatica dei dati per contrastare l’illegalità nel trasporto merci su strada. La circolare ministeriale consente l’attuazione del Protocollo d’intesa sottoscritto in luglio da ministero dei Trasporti e ministero dell’Interno per il potenziamento dei controlli.
“L’impegno e l’intesa tra i due ministeri risulta fondamentale per contrastare il fenomeno dell’abusivismo ad opera dei vettori stranieri”, dichiara Giuseppina Della Pepa, segretario generale Anita. “Tuttavia, i controlli andrebbero potenziati non solo su strada, dove si intercetta soltanto una minima parte di tali abusi, ma soprattutto alle dogane. Un controllo capillare sulle autorizzazioni, infatti, consentirebbe di stroncare ogni forma di illegalità commessa da vettori stranieri in uscita dall’Italia”.
“In tal modo”, conclude Della Pepa, “le imprese italiane opererebbero in parità concorrenziale con le imprese estere, recuperando quote di traffico e rafforzando gli accordi bilaterali che l’Italia ha sottoscritto con gli altri Paesi”.
Tra le priorità individuate nel Protocollo d’intesa, particolare attenzione secondo l’associazione va posta all’incremento dei controlli sul cabotaggio e ad un’appropriata dislocazione dei Cmr (Centri mobili di revisione) in prossimità dei confini terrestri, porti e interporti.