Dogane: da gennaio le nuove procedure sulla sicurezza
Dal 1° gennaio 2011 in tutte le dogane comunitarie scattano le nuove procedure per garantire la security sulle merci che entrano nel territorio dell’Unione Europea.
Ancora prima che le spedizioni arrivino ai confini comunitari, gli uffici doganali dovranno ricevere una dichiarazione con i “dati sicurezza” che consentono di realizzare a priori l’analisi dei rischi. Nei casi più gravi la dogana potrà inviare il messaggio di “Do not load” per impedire l’imbarco nel porto o aeroporto di partenza. Procedure delicate e sofisticate che richiedono conoscenza di tutti i dati relativi alla merce, al destinatario e alla modalità di trasporto, che richiedono la completa telematizzazione delle procedure e il massimo del coordinamento tra gli operatori. L’obbligo di presentare le dichiarazioni anticipate – cosiddette Dichiarazioni Sommarie di Entrata, Ens – incombe sui vettori, compagnie aeree e armatoriali in primis, e coinvolge l’intera filiera del trasporto.
“Un’operazione di così vasta scala che vede impegnate le dogane dei 27 Stati Membri – dice Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) – E’ una rivoluzione epocale. Il suo avvio, previsto inizialmente per il 1° luglio 2009, fu differito di un anno e mezzo. Ora però non ci sono più rinvii anche se gli Stati Membri hanno dichiarato di non essere ancora pronti e di non essere tutti allo stesso livello di partenza. Le dogane italiane dallo scorso mese di luglio hanno messo a disposizione degli operatori l’ambiente telematico di prova per testare le nuove procedure. Ad oggi però sono ancora molte le criticità presenti e non tutti i porti e gli aeroporti sono allo stesso grado di implementazione”.
Ad ottobre 2010, ad esempio, l’utilizzo delle procedure telematizzate per quanto riguarda gli aeroporti andava dall’85% del Veneto al 9% della Lombardia; in ambito portuale si andava dal 99% della Liguria al 24% dell’Emilia Romagna.