Ecopneus: 4 anni di attività con 1mln di tonnellate di PFU recuperati
Ecopneus, società senza scopo di lucro avviata nel 2011 per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e la destinazione degli Pneumatici Fuori Uso (PFU), festeggia il suo quarto anno di attività con grandi numeri: 1 milione di tonnellate di PFU raccolti e recuperati, 100 milioni di pezzi, l’equivalente del peso di 8 navi da crociera. A diffondere la notizia, un comunicato stampa della società creata dai principali produttori di pneumatici operanti in Italia in base al D.Lgs. 152/2006 e recepito a livello nazionale nel 2011. Il decreto obbliga produttori e importatori di pneumatici a provvedere alla gestione di una quantità di PFU pari, in termini di peso, a quanto immesso nel mercato del ricambio l’anno solare precedente.
Dal 2011 ad oggi il 62,5% dei PFU raccolti è stato usato per recupero di energia, mentre il 37,5% è stato trasformato in nuovi materiali come granuli, polverini di gomma e acciaio. Un settore, quello del recupero dei materiali, su cui Ecopneus ha investito 14 milioni di euro, destinati alla ricerca e all’innovazione per promuovere gli sbocchi applicativi della gomma riciclata da PFU. Questo panorama in crescita vede l’impiego della gomma riciclata in pavimentazioni sportive (30%), aree da gioco per bambini (13%), isolanti acustici per edilizia (5%) ed asfalti a bassa rumorosità (1%).Tale sistema industriale di green economy produce vantaggi sia economici sia ambientali.
A livello nazionale, soltanto nel 2014, sono stati risparmiati 105 milioni di euro sulle importazioni di materia prima vergine, sono stati evitati l’immissione di 344mila tonnellate di CO2 in atmosfera, lo spreco di 1,8 milioni di m3 di acqua e 377mila tonnellate di risorse minerali e fossili, necessarie alla produzione dei beni che il riciclo va a sostituire.
“La nostra attività si è tradotta anche in una spinta alla legalità del sistema e in un innalzamento del livello di qualità della filiera industriale del riciclo dei pneumatici fuori uso – ha dichiarato Giovanni Corbetta, Direttore generale di Ecopneus –. Abbiamo cercato di interpretare il dettato normativo con uno spirito di grande attenzione all’etica e alla responsabilità: questi valori sono parte integrante dei risultati che portiamo al Paese, per i quali oggi vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito e che ci hanno aiutato”.
Dal 2011 la società è intervenuta anche in situazioni di emergenza, ripulendo 12 stock storici, in cui sono state prelevate circa 60mila tonnellate di PFU. Un’azione ripetuta anche in Terra dei fuochi dove, insieme all’attività di recupero e riciclo di PFU, è stata attivata anche campagna di informazione e sensibilizzazione ambientale nelle scuole. Ciò è stato reso possibile grazie ad un Protocollo straordinario firmato con il Ministero dell’Ambiente e le amministrazioni locali.
Un caso industriale, dunque, che rappresenta un’eccellenza e coinvolge 103 imprese con 700 addetti impegnati a tempo pieno, una rete di aziende qualificate e selezionate tramite gara, che hanno avviato un percorso di miglioramento continuo della qualità, sia dei prodotti sia delle lavorazioni, per rilanciare l’intero settore.
Gloria De Rugeriis