Emissioni: Gnl, la soluzione sostenibile per ambiente e mezzi pesanti
La filiera del GNL (Gas naturale liquefatto, metano a circa -160 gradi per essere stoccato liquido) è in grande espansione e per il trasporto pesante sustrada è una grande e attuale opportunità che soddisfarequisiti ambientali – forte abbattimento degli inquinanti – cheeconomici, con i bassi costi di esercizio. Insomma, per un Paese come l’Italia dove l’80% delle merci viaggia su gomma conrelativo inquinamento e congestione stradale, èun’occasione danon perdere. Quindi l’auspicio è che il Governo sostenga lo sviluppo del settore e che si realizzi una rete di rifornimento. Se ne parla oggi a Oil & Non Oil – stoccaggio e trasporto carburanti, la manifestazione nazionale di riferimento per tutti gli operatori della filiera dei carburanti liquidi e gassosi ed el comparto del non-oil, in programma alla Fiera di Verona fino a domani, giovedi 11 ottobre.
Come spiega Giuseppina Della Pepa, segretario generale Anita (Associazione nazionale imprese trasporti automobilistici, aderente a Confindustria), “il peso del trasporto su strada è ancora rilevante, è all’80,1% in Italia, all’83,2% in Francia”, per fare degli esempi. Insomma, “nel contesto europeo iltrasporto su strada resta predominante in tutti i Paesi, salvoquelli dell’Est Europa dove la ferrovia storicamente è il metododi trasporto merci più usato”, dice Della Pepa. Quindi “ha e avrà un ruolo insostituibile nell’economia e nella societa’”. Infatti si prevede “un aumento del 60% del trasporto merci trail 2010 e il 2050, con un +42% dei passeggeri sui bus”.
Ciò detto, “il settore tra i primi deve fare una riflessione, non si può più pensare di procedere in questo modo”, auspica il segretario generale Anita. Infatti in Italia “ancora il 9,9% dei trattori stradali è Euro 0, con percentuali simili tra gli altriveicoli pesanti, il 9,6% è Euro 2 e il 23,3% è Euro 3. È quindi necessario che il settore facciaun salto di qualità nel senso di affrontare le sfide del futuroper veicoli piu’ puliti e piu’ sicuri, una sostenibilità anchee conomica”.
Il ministero delle Infrastrutture e Trasporti per il 2018 ha destinato 9,6 milioni di euro per incentivi riservati aveicoli pesanti a trazione alternativa, “e lo scorso anno unimporto di poco superiore è stato usato tutto – conclude Giuseppina Della Pepa, segretario generale Anita – Noi avremmo voluto di più, e i tempi sono maturi per chiedere un nuovo sforzo al Governo e aumentare gli investimenti per contemperare rispetto dell’ambiente, maggiore sicurezza e sostenibilità economica”.
Gli operatori sono pronti, e anche il mercato c’è. “Iveco coni suoi Stralis è stato il primo a entrare nel mercato dei mezzi pesanti a Gnl”, spiega Massimo Santori, Institutional Relations CNH Industrial – Iveco. Da questa tecnologia derivano “vantaggiambientali, per la riduzione degli inquinanti, con gli NOx e le PM10 completamente abbattuti, mentre sul fronte della CO2 lariduzione è valutabile tra il 10 e il 15%, una diminuzione già importante che però arriva a quasi il 100% con l’uso di BioGNL”.
Ma “ci sono vantaggi anche dal punto di vista dei costi – spiega Santori – per cui la sostenibilità è sia ambientale cheeconomica”, tenendo conto che il passaggio a una maggiore sostenibilità “scatta solo se i due fattori entrano in relazione: se c’è il vantaggio economico anche il vantaggio ambientale viene perseguito da operatori che devononecessariamente guardare al portafoglio, e parlando dell’autotrasporto italiano forse più di qualsiasi altra categoria. Noi siamo molto attenti ai costi di esercizio, che con il Gnl si abbattono notevolmente grazie al minore costo e al minor consumo”.