Ex Ilva Taranto: autotrasportatori in protesta fino all’8 gennaio
Casartigiani: “Camion rallentano per solidarietà”
La protesta degli autotrasportatori allo stabilimento siderurgico ex Ilva di Taranto proseguirà fino all’8 gennaio. (Ne abbiamo parlato qui)
Lunedì, infatti, si terrà il confronto tra i soci di Acciaierie d’Italia: Governo e il socio privato Arcelor Mittal.
La protesta verrà sospesa durante la festività dell’Epifania, sabato 6 e domenica 7 gennaio, e riprenderà alle 7.00 del mattino seguente.
I manifestanti spiegano che le aziende dell’indotto sono prostrate: molte ditte di autotrasporto aspettano il pagamento di fatture risalenti a diversi mesi. Lo stesso vale per i fornitori che non verrebbero pagati regolarmente.
Gli autotrasportatori chiedono risposte “chiare, nette e concrete”
Rispetto ai rallentamenti dei camion che fanno la spola tra i pontili portuali e lo stabilimento, trasportando le materie prime necessarie alla produzione una volta scaricate dalle navi, Casartigiani, supportata nella protesta dalle associazioni datoriali quali Aigi e Confapi del capoluogo jonico, specifica che “non è stato bloccato nessun mezzo e quindi il rallentamento è stata una decisione assunta autonomamente e come gesto di solidarietà i colleghi attualmente fermi in assemblea”.
Gli autotrasportatori e gli imprenditori si dicono “esasperati” ed esigono, “senza più ulteriori rinvii, risposte chiare, nette e concrete da parte del Governo, delle istituzioni, della politica e da Acciaierie d’Italia, che è al collasso”