Ex Ilva Taranto: la protesta degli autotrasportatori proseguirà fino al 18 gennaio
Casartigiani ha spedito una diffida ad Acciaierie rivendicando il pagamento delle fatture arretrate scadute
Proseguirà fino al 18 gennaio la protesta degli autotrasportatori di Casartigiani che lavorano con Acciaierie d’Italia, l’ex Ilva (qui il nostro ultimo articolo). Il presidio va avanti dal 2 gennaio sul piazzale della portineria C della fabbrica.
Casartigiani ha incontrato in questi giorni il sindaco di Taranto e i parlamentari: la confederazione ha spedito una diffida ad Acciaierie rivendicando il pagamento delle fatture arretrate scadute.
L’invio della diffida
“Se non dovessero essere pagate, entro i giorni previsti, gli autotrasportatori saranno intenzionati a proclamare lo sciopero per altri cinque giorni” annuncia oggi l’organizzazione di categoria. La diffida, firmata dal coordinatore regionale Casartigiani Puglia, Stefano Castronuovo, richiama le norme esistenti ed evidenzia che “il termine di pagamento del corrispettivo relativo ai contratti di trasporto di merci su strada non può, comunque, essere superiore a sessanta giorni, decorrenti dalla data di emissione della fattura da parte del creditore. E’ esclusa qualsiasi diversa pattuizione tra le parti, scritta o verbale, che non sia basata su accordi volontari di settore, conclusi tra organizzazioni associative di vettori rappresentati nella Consulta generale per l‘autotrasporto e per la logistica“.
La diffida è stata inviata ad Acciaierie d’Italia, all’ad Lucia Morselli, e alla direzione dello stabilimento di Taranto.