Fai Conftrasporto: il taglio lineare delle accise genera gravi distorsioni del mercato
“Il taglio lineare del prezzo del gasolio di 25 centesimi alla pompa, susseguente alla riduzione delle accise per un mese, determina impatti fortemente negativi sulle imprese di autotrasporto”. E’ questo il commento di Fai Conftrasporto sulla misura del Governo, contenuta nel decreto energia del 21 marzo scorso.
“Pur muovendo da buone intenzioni – scrive l’associazione -, un taglio lineare del prezzo del carburante per tutti i cittadini italiani, sta determinando gravi e inaccettabili distorsioni del mercato, con pretese ingiustificabili da parte dei committenti.
“Penalizzate le imprese con veicoli di categoria euro5 ed euro6”
Secondo Fai il provvedimento inoltre penalizza le imprese con veicoli di categoria euro5 ed euro6 che hanno investito nel ricambio veicolare, rispetto alle imprese che possiedono veicoli con motorizzazioni più inquinanti.
“Tutto ciò, non solo contrasta con il principio ‘chi più inquina più paga’, ma rischia di favorire episodi di concorrenza sleale – conclude la nota -. Auspichiamo inoltre già da stamattina la definizione degli strumenti di spesa dei 500 milioni di euro, sui quali si concentra l’aspettativa delle imprese che, paradossalmente, si trovano più in difficoltà di quanto non si trovassero prima della firma del protocollo d’intesa siglato con la viceministra Bellanova”.