Federmetano: “il Governo vari gli incentivi 2010″
Il Governo metta subito fine alla “situazione di stallo” che si è creata e vari gli incentivi 2010 per il metano. Lo chiede Federmetano, per bocca del presidente Dante Natali. “Gli incentivi 2009 sono finiti, quelli per il 2010 non sono ancora stati annunciati”, spiega. Con l’effetto che il mercato delle auto a metano, dopo l’ottima performance registrata nell’anno passato, è congelato.
Le immatricolazioni di auto nuove omologate per l’alimentazione a metano stanno attraversando in questi primi giorni del 2010 una fase di stallo. Questo perché al momento chi decide di acquistare un’auto a metano non può più usufruire degli incentivi alla rottamazione e alle auto ecologiche entrati in vigore il 7 febbraio 2009 e scaduti il 31 dicembre 2009. Il Governo, però, si è già impegnato a promuovere quanto prima nuovi provvedimenti incentivanti che favoriscano in maniera particolare le auto ecologiche, e fra queste quelle alimentate a metano.
L’attesa di nuovi incentivi ha per il momento congelato il mercato delle auto a metano, un mercato che da qualche anno a questa parte è in costante crescita. Nel 2009 le immatricolazioni di auto nuove omologate a metano sono cresciute del 61,5% rispetto al 2008, secondo i dati diffusi dall’Osservatorio Metanauto, struttura di ricerca sul metano per autotrazione. Anche la quota percentuale di immatricolazioni di auto a metano sul totale delle immatricolazioni è cresciuta nel 2009 rispetto all’anno precedente. Infatti si è passati dal 3,7% del 2008 al quasi il 6% del 2009. Si tratta di risultati molto positivi, soprattutto se confrontati con i dati che riguardano il mercato automobilistico in generale, che nel 2009 si è mantenuto sugli stessi livelli del 2008.
“Quanto emerge dalla lettura di questi dati”, dichiara Dante Natali, presidente di Federmetano ed a capo dell’Osservatorio Metanauto “è che nel 2009 la crescita delle auto a metano ha contribuito in maniera determinante a sostenere l’intero mercato automobilistico italiano, bilanciando almeno in parte gli effetti negativi della crisi economica. Per consolidare e mantenere il trend di crescita è, però, necessario che il Governo metta al più presto fine alla situazione di stallo che si è creata perché gli incentivi 2009 sono finiti e non sono ancora stati varati quelli 2010, peraltro già annunciati”.
“Questo è tra l’altro essenziale se si vuole continuare ad alimentare la crescita della rete distributiva di questo carburante cercando di coprire nel più breve tempo le zone ancora prive o scarsamente servite”, commenta Federmetano in una nota. “Già oggi circa 60 nuovi impianti nascono ogni anno e diverse aree prima scoperte ora non lo sono più”.
“Gli effetti positivi che si otterrebbero dal successo di questa operazione sono innumerevoli”, prosegue l’associazione: “minori emissioni di CO2 (-25%) rispetto ai carburanti tradizionali, annullamento di numerose e pericolose emissioni inquinanti (PM10, benzene, ecc.) con conseguenti minori danni alla salute (come si evince dal recente studio realizzato dal Certet), minor dipendenza da carburanti di derivazione petrolifera, minore inquinamento indotto da processi di raffinazione, utilizzo di una risorsa già disponibile sul territorio per effetto dei contratti di fornitura a lungo periodo”, e, infine, “riutilizzo, nel prossimo futuro, delle stesse infrastrutture per idro-metano o per biometano”.