Fermo tir: ucciso un manifestante Trasportounito riunisce il direttivo
Si è trasformata in tragedia la protesta degli autotrasportatori ad Asti. Un tir guidato da una cittadina tedesca ha investito mortalmente un camionista di 46 anni, Massimo Crepaldi, che partecipava alla manifestazione sulla strada statale 10. Secondo le prime ricostruzioni della polizia stradale si sarebbe trattato di un incidente. La donna, che non partecipava al fermo, stava ripartendo dopo la sosta notturna all’altezza dello svincolo di Asti, si è trovata davanti ad un gruppo di manifestanti. Nel tentativo di aprirsi un varco tra i mezzi avrebbe accidentalmente ucciso il manifestante. Dopo l’incidente Trasportounito, che ha proclamato il fermo, ha convocato d’urgenza il direttivo di categoria “per assumere decisioni in grado sin da subito di stemperare la tensione e scongiurare il rischio di qualsiasi forma di protesta violenta” . Lo si legge in una nota dell’organizzazione sindacale che ha indetto la protesta. “In queste ore – afferma Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito – dobbiamo solo stringerci alla famiglia in un lutto gravissimo. Invitiamo anche le autorità e le forze di polizia a non assumere decisioni che esasperino la tensione. Decisioni di cui dovranno altrimenti rispondere”.
La dichiarazione di Longo
La protesta di Trasportounito è “regolare”, non “selvaggia”, ha rivendicato il segretario generale Maurizio Longo, nella conferenza stampa dopo il dramma di Asti. “La nostra iniziativa è regolare – ha detto Longo – siamo un’associazione giovane e istituzionalmente riconosciuta e seguiamo attentamente le leggi anche sugli scioperi. Il nostro sciopero non è selvaggio. E’ stato annunciato e autorizzato nei tempi di legge sin dal 27 dicembre scorso. Non si capisce come le proteste di chi blocca ferrovie, autostrade e aeroporti, per non parlare dei blocchi delle città, siano in Italia lecite se sono garantite da sigle sindacali confederali e diventino illegittime e selvagge se a scendere in campo sono piccoli imprenditori, che hanno in gioco la sopravvivenza delle loro aziende e delle loro famiglie”, ha sottolineato.
La donna tedesca è stata arrestata per omicidio colposo. Sulla dinamica dell’incidente, una tragica fatalità, la tedesca è stata ascoltata per due ore circa in procura ad Asti.
Intanto per fronteggiare la protesta dei tir sono state impiegate dalle forze di polizia, su tutto il territorio nazionale, 1.160 unità di rinforzo. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, in un’informativa al Senato sulla protesta degli autotrasportatori.