Fermo: Trasportounito punta sui porti. Governo: azione ingiustificata
“L’Autotrasporto italiano è alle corde. Salgono i costi e con essi l’indebitamento finanziario, banche e assicurazioni hanno da tempo voltato le spalle, i committenti speculano e sfruttano il soggetto più debole della filiera produttiva”. Lo scrive Trasportounito nel comunicato in cui conferma il fermo del settore dell’autotrasporto dal 24 al 28 ottobre.
“Il Governo – attacca l’associazione – eroga risorse che pesano come briciole nei bilanci groviera delle imprese mentre le disposizioni normative a favore del settore restano inapplicate. Gli imprenditori e i loro conducenti, tutt’altro che anarchici o ribaltonisti, sono solo persone che lavorano ma che ora è allo stremo delle proprie forze fisiche e finanziarie”.
Il Presidente Nazionale di Trasportounito, Franco Pensiero, si attende “un fermo maturo, con i camion a motore spento nei depositi, senza violenze o blocchi stradali; le attività di sensibilizzazione dovranno effettuarsi nei punti in cui si concentrano le merci e cioè nei porti e negli interporti”.
La risposta del Governo
“Sono da ritenersi assolutamente ingiustificate, in questo momento, azioni di fermo dell’autotrasporto che blocchino l’economia del Paese proprio nel momento nel quale tutti insieme dobbiamo rassicurare i mercati internazionali che quest’ultima ritornerà a crescere”, risponde il sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino.
Mercoledì Giachino ha incontrato presso il ministero dei Trasporti i rappresentanti di Trasportounito, e si è impegnato a portare al tavolo dell’autotrasporto, che si terrà la prossima settimana, anche le richieste di questa associazione di categoria.
“Continua anche nella Finanziaria 2012 – ha precisato il sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino – l’importante impegno del Governo a favore dell’autotrasporto: un settore fondamentale per la nostra economia che, a causa della carenza di investimenti in infrastrutture ferroviarie, va al 90% su gomma. Nei 400 milioni destinati al settore e che verranno ripartiti entro 30 giorni dalla approvazione in Parlamento vi sono anche i fondi per le autostrade del mare, una operazione definita in Europa la migliore tra gli interventi di natura intermodale e che, in questi anni, ha tolto dalle strade oltre 500.000 tir, diminuendo la congestione del traffico e abbattendo l’inquinamento atmosferico”.