Ferrovie: presentato in Senato il ddl per Agenzia unica controlli
A poco più di una settimana dall’incidente in Puglia dei treni sulla linea Corato – Andria, costato la vita a 23 persone, è stato presentato oggi in Senato un disegno di legge dei senatori Dario Stefano e Luciano Uras su nuove disposizioni in materia di ampliamento delle competenze dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie. Il provvedimento prevede. Tra l’altro, l’introduzione di un sistema sanzionatorio a garanzia dell’adeguamento dei sistemi di sicurezza ferroviaria.
“Non possiamo tollerare che in Italia esistano ancora ferrovie di serie A e ferrovie di serie B – hanno affermato i firmatari del ddl in conferenza stampa a Palazzo Madama.- Gli standard di sicurezza devono essere uguali per tutti i treni che circolano nel nostro Paese. Occorre un’unica regia che emani direttive univoche, imponga gli stessi requisiti e possa garantire omogeneità e uniformità dei livelli, adeguandoli a quelli europei”.
Il disegno di legge punta ad affidare il controllo di tutta la rete ferroviaria italiana all’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria (ANSF), comprendendo anche le tratte formate da linee interconnesse, isolate e in concessione ad aziende sparse in Italia, che attualmente ricadono invece sotto la giurisdizione dell’USTIF, l’Ufficio Speciale Trasporti a Impianti Fissi.
“Anche sotto il profilo dei meccanismi e dei requisiti di sicurezza – ha sottolinea Stefàno – l’Italia sembra viaggiare a due velocità: esistono i treni che si muovono sulla rete principale, la Rete Ferroviaria Italiana (RFI), al passo con la normativa europea; poi esistono invece i treni che percorrono una rete di oltre 3mila chilometri, gestita da ferrovie, pubbliche e private, che lavorano in concessione. Le differenze di requisiti e standard di sicurezza sono particolarmente sensibili e non più tollerabili, se si pensa che per mettere in sicurezza i passeggeri di tutta Italia sarebbe sufficiente un investimento di soli cento milioni di euro”.
I senatori hanno tenuto a evidenziare che l’incidente avvenuto in Puglia il 12 luglio ha portato alla luce una situazione che il parlamento ha il dovere di sanare.
“Con questo ddl – prosegue Stefàno – intendiamo disporre una standardizzazione dei livelli di sicurezza nella circolazione ferroviaria. Anche perché l’uso di vetture nuove e all’avanguardia non è detto che incida necessariamente sulla sicurezza, se poi mancano le infrastrutture con cui i sistemi elettronici di controllo possono dialogare”.